La torta pasqualina è una ricetta tipica della cucina ligure, che si prepara nel periodo di Pasqua. Si tratta di una gustosa torta rustica composta da un doppio strato di pasta brisée o pasta sfoglia, farcita con un morbido ripieno a base di erbette, ricotta e uova sode. Esistono diverse varianti di questa tradizionale ricetta genovese, come la torta pasqualina ai carciofi e la torta pasqualina vegana. La torta pasqualina è un piatto che si può preparare in anticipo e consumare anche nei giorni successivi, sia fredda che calda. Di seguito, vi diamo alcuni consigli e accorgimenti per conservarla correttamente in frigorifero, preservandone il gusto e la consistenza.
Come conservare la torta pasqualina in frigo
Il freddo e l’umidità sono tra i principali nemici della pasta brisée e della pasta sfoglia, ragion per cui, per poterne apprezzare la friabilità e croccantezza, è preferibile tenerla a temperatura ambiente e consumarla in giornata. Tuttavia, se dovesse avanzare una porzione di torta pasqualina, riporla in frigorifero è l’unica soluzione, data la facile deperibilità del suo ripieno a base di ricotta, erbette e uova.
È possibile conservare la torta pasqualina in frigorifero per 2-3 giorni, a patto di osservare alcuni semplici accorgimenti. Per proteggerla dall’umidità, consigliamo di coprirla con uno strato di pellicola trasparente o un foglio di alluminio, per poi riporla sotto una campana in vetro per torte. Se ne avanza una porzione piccola, potete tranquillamente conservarla all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
Evitate la parte più fredda del frigo e preferite quella centrale, in cui la temperatura è più uniforme. Prima di consumarla, consigliamo di scaldarla per qualche minuto in forno o in friggitrice ad aria, mentre sconsigliamo l’uso del microonde che tende ad ammorbidire la pasta brisée.