“Così tenero che si taglia con un grissino” era il tormentone di qualche anno fa di una nota marca, ma vediamo in merito al tonno in scatola quale scegliere.
Il tonno in scatola è sicuramente uno dei prodotti più pratici e versatili che abbiamo nelle credenze delle nostre cucine, è infatti un alimento completo e soprattutto pratico. L’idea di inscatolare il tonno è nata negli anni sessanta e con il tempo è diventato una risorsa importante per le nostra cucina, soprattutto se considerati i ritmi frenetici e l’esigenza di preparare piatti veloci e convenienti.
Le specie di tonno sono diverse e prima di entrare nel merito al tonno in scatola quale scegliere, andiamo a conoscerle :
- Thunnus thynnus, o tonno rosso, vive nel Mediterraneo e può essere lungo fino a 3 metri;
- Euthynnus alletteratus, sono specie di tonno più piccole;
- Thunnus Albacares o Yellowfin tuna ossia tonno a pinne gialle, per la caratteristica colorazione. È la varietà più utilizzata per la conservazione in scatola;
- Thunnus thynnus, ovvero il tonno rosso,le sue carni sono ricercatissime specie in Giappone, ove è alla base dei piatti di pesce crudo (sushi);
- Euthynnus pelamiso skip-jack, è un piccolo tonno dalla carne meno rosea.
Il tonno in scatola viene conservato in olio di oliva o al naturale, la carne viene cotta al vapore. Quando di deve decidere in merito al tonno in scatola quale scegliere è molto importante leggere le etichette, l’apporto calorico scritto per 100 grammi è dato dalla somma del tonno più l’olio e quindi del tonno non sgocciolato. Tale indicazione riguarda anche il peso, infatti sulle confezioni è sempre riportato peso intero o peso sgocciolato.
Per quello che riguarda i contenitori, non esiste una preferenza tra la scatoletta o il vetro, l’unico elemento importante nella scelta è che la scatoletta deve risultare integra e priva di ammaccature.
Esiste una classificazione italiana che riguarda il tonno e che può essere utilizzata per scegliere il tonno in scatola, i livelli sono cinque :
- 1 stella : Tonno con calorie superiori a 200 kcal/100 g (per quelli sott’olio) e senza informazioni sull’apporto energetico del prodotto sgocciolato.
- 2 stelle : Tonno con ridotto apporto proteico (inferiore a 24 g), senza etichetta nutrizionale e con utilizzo di oli vegetali specificati, ma diversi dall’olio d’oliva extravergine (per quelli sott’olio).
- 3 stelle : Tonno con aromi per migliorare il gusto.
- 4 stelle : Tonno con oli vegetali generici (per quelli sott’olio).
- 5 stelle : Tonno al naturale e cotto a pressione.
Poco tempo fa Greenpeace ha stilato una classifica dei tonni migliori, seguendo criteri molto rigorosi come la sostenibilità nella produzione, l’invasività dei metodi di pesca, le specie pescate, la precisione nelle etichette e la responsabilità sociale dell’azienda produttrice e queste sono le marche che si trovano nelle prime posizioni della classifica.
- Asdomar – Attento alle problematiche ambientali, offre una ampia gamma di prodotti sostenibili, molto vicino all’ essere 100% sostenibile.
- Esselunga – Ha migliorato i propri impegni contro la pesca distruttiva, ma deve ancora fare un piccolo sforzo per arrivare a prodotti 100% sostenibili.
- Conad – Si impegna contro la pesca distruttiva e per una maggiore trasparenza, ma c’è ancora molto da fare.
Il peggiore è risultato il tonno venduto all’Auchan, con marchio Auchan, che non ha ancora preso alcun impegno per garantire la sostenibilità dei propri prodotti.