Argomenti trattati
Dalle proprietà toniche, rinfrescanti e digestive, la tisana alla menta è uno dei rimedi più efficaci per combattere il gonfiore causato dalla cattiva circolazione o da un’alimentazione troppo ricca di carboidrati.
Tisana alla menta, cosa sapere
Il nome di quest’erba diffusa in tutta Europa proviene dalla mitologia greca: Mintha era una ninfa, distrutta da Persefone dopo aver scoperto che suo marito, Ade, aveva intrecciato una relazione amorosa con lei.
Si narra che fu proprio il re degli Inferi, immediatamente dopo l’accaduto, a conferirle il suo caratteristico profumo. Sempre presso i Greci, bruciare dei mazzetti di menta in onore dei caduti in guerra significava garantire loro la pace.
Tuttavia, essa ricorre come immagine anche in altre culture: tra gli antichi Romani era il simbolo che contrastava gli impulsi suscitati da Venere, mentre il Cristianesimo lo associa alla Santa Vergine.
Le proprietà della menta
La menta glaciale, in botanica nota come “rotundifolia”, è impiegata per le bevande e le tisane, ma si può usare anche in aggiunta al the nero, per conferirgli una nota balsamica.
Si diversifica dalla menta piperita, con foglie dai contorni zigrinati, che è un incrocio spontaneo tra la altre due varietà, la mentha viridis e quella acquatica; trova spazio in erboristeria per ottenere oli essenziali, estratti titolati e tutti i preparati ad alto contenuto di mentolo.
È preferibile coltivarla in vaso, con terriccio ad alto contenuto di potassio, azoto e fosforo perché tende a sbucare qua e là nel terreno: essa, infatti, ha un alto “potere infestante” come molte altre erbe; cresce tutto l’anno con un picco delle fioriture nel mese di agosto, nel quale le foglie hanno il massimo contenuto di oli balsamici.
L’alto tenore di tannini rende la menta molto efficace in casi di eccesso di aria nello stomaco e nell’intestino, oltre ad avere un’azione rilassante sugli organi interni; la sua spiccata azione diuretica ne fa un drenante che garantisce rapidi risultati in brevi tempi.
È un ottimo rimedio anche per i disturbi alle alte vie respiratorie, soprattutto come decotto, grazie alla presenza di sostanze dalle proprietà disinfettanti ed espettoranti.
Come preparare una tisana alla menta
La tisana si può preparare con la menta essiccata o fresca, anche se quest’ultima ha una concentrazione più bassa di minerali; disidratata o meno, bisogna partire dalla distinzione tra infuso e decotto.
Il primo prevede la sua aggiunta immediatamente dopo lo spegnimento della fiamma e con acqua che può avvicinarsi al limite di ebollizione, ma non lo raggiunge.
Il punto di partenza del decotto, invece, è una base di erbe e liquido a freddo, fatto bollire non oltre i 10-15 minuti e filtrato subito, per evitare l’ossidazione. In ogni caso, è preferibile consumare la tisana calda, per una maggiore azione diuretica e purificante.
Al fine di massimizzare i benefici di un infuso, scaldare l’acqua senza farla arrivare ad una temperatura di 100°C, spegnere il fuoco e aggiungere due cucchiaini di foglie di menta essiccata per ogni tazza; farla riposare per 5 minuti e filtrarla. Cercare di berla senza dolcificarla e, se proprio non si può fare altrimenti, usare un cucchiaino di miele, stevia o zucchero integrale.
Quanto al decotto, bisogna far bollire le foglie di menta messe in acqua fredda (la proporzione è di quattro cucchiai di erba secca per litro), per non più di un quarto d’ora a fuoco lento; aggiungere un coperchio sopra e, trascorso il tempo limite, versarla nella tazza con l’aiuto di un colino.
Questa bevanda è perfetta per eliminare velocemente il gonfiore e lenire i disturbi delle vie respiratorie, in questo caso anche sotto forma di gargarismi: la maggiore permanenza delle foglie nel liquido bollente ne aumenta la concentrazione.
Prima di gustare la tisana, una raccomandazione: ricordare sempre che fare ricorso ai rimedi naturali non significa avere il permesso di eccedere nella dosi, pertanto la quantità massima consentita è di tre tazze al giorno d’infuso o di decotto.