Salmone selvatico e salmone di allevamento,qual’è la scelta migliore?
Il salmone selvatico è una ricca fonte di acidi grassi omega-3 eicosapentaenoico (EPA) e acido docoesaenoico (DHA), ma una crescente domanda di pesce e pesca eccessiva ha portato alla diminuzione degli stock ittici marini in molte parti del mondo.
Il salmone d’allevamento è un mezzo per soddisfare la crescente domanda di questo gustoso pesce, riducendo al contempo la pressione sugli stock ittici selvatici. Tuttavia, il cibo che il pesce mangia può influenzare la composizione di acidi grassi, e questo ha sollevato un’interessante domanda: il salmone d’allevamento contiene in realtà quantità significative di acidi grassi omega-3? In passato, le palline di pesce e olio di pesce più piccoli, che sono ricchi di acidi grassi omega-3, erano ampiamente utilizzate come mangime per il salmone d’allevamento.
Tuttavia, con il calo degli stock ittici, il salmone d’allevamento è sempre più nutrito con alimenti a base vegetale come la soia e gli oli vegetali che contengono pochi omega-3 e molti omega-6.
Incuriosito da questa domanda, un gruppo di ricercatori del Norwegian College of Fishery Science dell’Università di Tromso ha deciso di indagare sulla composizione di acidi grassi del salmone selvatico e di allevamento.
Il loro studio, pubblicato nel Bollettino Nutrizionale nel 2012, si basava su un campione di 20 salmoni selvatici catturati nell’oceano e su un altro campione di 20 salmoni d’allevamento.
I ricercatori hanno scoperto che il salmone d’allevamento in realtà conteneva acidi grassi omega-3 a catena lunga leggermente più sani rispetto al salmone selvatico. Ecco i risultati della loro analisi:
- Salmone di allevamento: 1,03 grammi di omega-3 (EPA / DHA) per 100 grammi
- Salmone selvatico: 0,78 grammi di omega-3 (EPA / DHA) per 100 grammi
Secondo questo studio, una porzione standard di 200 grammi di salmone atlantico allevato fornisce in totale circa 2 grammi di EPA e DHA, una quantità che supera facilmente l’assunzione settimanale minima raccomandata di EPA + DHA stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Tuttavia, quando si confronta la composizione complessiva degli acidi grassi del salmone selvatico e del salmone selvatico, è facile capire perché il salmone d’allevamento abbia un contenuto di omega-3 più elevato in questo studio: con un contenuto di grassi del 12 percento, il salmone d’allevamento ha un contenuto di grasso complessivo molto più elevato rispetto al salmone selvatico con circa il 6% di grasso.
Infatti, se si confronta solo la composizione della porzione grassa di ciascun tipo di pesce, ci si accorge che il rapporto tra omega 3 e altri tipi di grassi è ancora più interessante nel salmone selvatico che nel salmone d’allevamento.
Quindi la linea di fondo è: se stai semplicemente cercando di aumentare il tuo apporto totale di acidi grassi omega-3, il salmone norvegese allevato in allevamento sembra essere una buona scelta.
Tuttavia, se stai cercando di aumentare l’assunzione di omega-3 ma vuoi limitare l’assunzione complessiva di grassi, il salmone selvatico è chiaramente il vincitore.