Rubina, finalista della trasmissione in onda su Sky Masterchef All Stars, ha dovuto cambiare profondamente la propria vita dalla serata della finale. Nonostante fosse già nota al pubblico, a partire dai primi giorni di febbraio, la giovane donna ha imparato a vivere una nuova vita.
Rubina Rovini, chi è?
Rubina Rovini sembra avere una tradizione culinaria di tutto rispetto che le scorre nelle vene: figlia di madre pugliese e di padre toscano, ha saputo trarre da entrambi l’importanza della buona tavola e della convivialità. Nonostante da giovanissima avesse intrapreso la carriera di ballerina classica, ben presto ha appreso come trattare il cibo esaltandone proprietà e gusto. Grazie ad una sana educazione alimentare, Rubina ricerca ogni giorno sapori nuovi e innovativi nei propri piatti, unendo la bellezza dell’impiattamento con il corteggiamento delle papille gustative.
Ben presto arrivano i primi riconoscimenti, a partire dagli studi condotti all’Accademia di Alta cucina Cordon Bleu fino all’ingresso della MasterClass di MasterChef Italia, giusta quest’anno alla sua quinta edizione. Durante le puntate che sono andate in onda, si è dimostrata una concorrente agguerrita e molto temuta, ma anche una leader apprezzata e seguita durante le prove in esterna in brigata.
Rubina Rovini a MasterChef All Star
Dopo aver partecipato a MasterChef Italia 5, la vita di Rubina è cambiata radicalmente grazie all’ingresso nel ristorante Villa Crispi, diretto da Antonino Cannavacciolo che svolge il ruolo di giudice all’interno del programma. La donna ha trovato nel proprio maestro una fonte di ispirazione, ma anche una persona dura e che è stato in grado, allo stesso tempo, di spronarla a fare sempre meglio. Rispetto alla prima partecipazione del programma, Rubina è diventata mamma di Vittorio che è stato la sua ancora durante lo svolgimento del programma Masterchef All Stars che è stata una vera e propria occasione di riscatto (tanto che, dopo la vittoria, si è tatuata la frase “ogni respiro è una seconda possibilità”).
Anche se arrivata seconda – il vincitore è stato infatti Michele Cannistraro detto “Il Cannibale” – Rubina ha vissuto l’esperienza come una seconda occasione, una possibilità di riscatto e di dare una svolta alla propria vita, occupandosi in maniera professionale di cucina. Il suo modo di cucinare è genuino e rispecchia una filosofia culinaria autentica, come suggeriva il menù degustazione della finale intitolato “L’orizzonte dentro casa” attraverso i quali ha potuto raccontare sapori e accostamenti che la hanno resa felice e finalmente libera.