Il risotto alla carbonara è l’incrocio perfetto di due ricette che compongono la bandiera del nostro Paese: il risotto e la carbonara.
Unendo questi due piatti, si ottiene un primo piatto completo e particolarmente saporito, che profuma di terra e raccoglie in sé ciò che il nostro territorio ci offre.
É consigliabile, nel caso si riesca ad ottenerli, utilizzare prodotti di eccellenza del territorio a chilometro zero, per poter convogliare ulteriormente le bontá tipiche locali. La ricetta spiegata di questo eccezionale piatto prevede i seguenti ingredienti.
Ingredienti
- 260 g di riso
- 120 g di guanciale
- 4 tuorli di uova fresche
- 40 g di pecorino romano
- sale q.b.
- pepe nero q.b.
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- mezzo bicchiere di vino bianco
- brodo q.b.
Informazioni
Preparazione
- La primo operazione da affrontare é quella di sbucciare e sminuzzare adeguatamente la cipolla, che verrá successivamente soffritta in una capiente padella con dell'olio extravergine d'oliva.
- A questo punto é opportuno unire il riso in modo che venga tostato e poi aggiungere del vino bianco che verrá sfumato, e poi continuare la cottura con il brodo regolare e preparato a parte.
- In una ciotola a parte unire i tuorli delle uova fresche, un pizzico di sale, il pecorino e il pepe, così da creare una crema omogenea.
- A parte tagliare a striscioline il guanciale, poi metterlo in padella e cuocerlo per qualche minuto fino a che il grasso non diventi trasparente. Una volta completata la cottura del riso, aggiungere il guanciale e la crema ottenuta dalle uova condite ed insaporite.
- Aggiustare di sale se necessario, calcolando che il pecorino possiede giá un grande livello di sapiditá. Aggiungere del pepe nel caso i commensali preferiscano un piatto particolarmente ricco.
Risotto alla carbonara: consigli
La ricetta originale della carbonara non prevede l'utilizzo del soffritto di cipolla in nessuna delle fasi della sua realizzazione. Il risotto alla carbonara invece ha bisogno che vi sia un buon soffritto di fondo perchè sia adeguatamente elaborato. La gestione del pecorino e della quantitá che deve essere utilizzata, deve essere necessariamente ponderata per non incorrere in eccessiva sapiditá della totalitá del piatto. Altra considerazione riguarda la giusta dimensione delle striscioline (o cubetti nel caso li si preferisca) del guanciale, che non deve essere eccessiva per evitare di concentrare il sapore solo in determinati parti del piatto.Varianti
Poiché si tratta di un piatto di seconda generazione, sono diverse le varianti che é possibile mettere in atto:- la sostituzione del guanciale con la pancetta, ad esempio, é possibile in luoghi dove il guanciale non é facilmente reperibile;
- l'aggiunta di un paio di cucchiai di panna da cucina nel composto di uova, perché si addensi ulteriormente e si limi la consistenza della salsetta che si amalgama con il riso;
- l'esclusiome totale o parziale del guanciale in caso di commensali vegetariani, magari sostituito da delle zucchine tagliate alla julienne da versare direttamente a metá cottura del riso per evitare che si sfaldino.