Tra le vie della città toscana sono numerosi i chioschetti che propongono il lampredotto. Si tratta di un cibo tipicamente fiorentino servito spesso sotto forma di street food in un ricco panino. Nel dettaglio, il lampredotto, è lo stomaco abomaso dei bovini. Comprende anche le parti magre e grasse che vengono cotte secondo la tradizione, la ricetta originale fiorentina del lampredotto è un simbolo indiscusso toscano.
Lampredotto: storia
Dietro questo piatto si nasconde una storia. Il nome, innanzitutto, sembra derivare dalla lampreda, un’anguilla di fiume particolarmente diffusa nell’Arno. Lo stomaco dei bovini ricorda la forma ondulata di questo pesce e da qui il nome “lampredotto”.
Le origini risalgono alla cucina povera perché un tempo i ricchi potevano mangiare la bistecca, mentre ai meno abbienti erano destinate le parti “di scarto”. Oggi il panino con lampredotto è diventato una vera e propria istituzione della cucina fiorentina e toscana più in generale. Secondo la tradizione questo cibo deve essere consumato passeggiando. Spesso al panino con lampredotto viene associato anche quello con la lingua e sono entrambi facilmente reperibili presso i “trippai”, ossia dei chioschetti che si occupano della preparazione di questo famosissimo street food.
Ingredienti
- 1 lampredotto
- 2 pomodori
- 3 carote
- 1 cipolla
- sedano
- chiodi di garofano
- prezzemolo
- sale
- pepe
- olio
Informazioni
Preparazione
- Per prima cosa bisogna occuparsi del lampredotto, lavandolo accuratamente e sgrassandolo. Una volta fatta questa operazione, va messo un momento da parte per preparare il condimento di accompagnamento.
- Vanno tagliati pomodori, carote, cipolle e sedano a pezzetti e il tutto va immerso in acqua fredda. Ora si può unire anche il lampredotto assieme a sale, pepe, erbe aromatiche e chiodi di garofano.
- La cottura deve avvenire lentamente ed il tutto deve bollire almeno un'ora, avendo cura di mescolare costantemente per evitare che si attacchi al fondo della pentola. Ultimata la cottura si può scolare il lampredotto e porlo su un piatto di portata.
- A questo punto si può scegliere se servirlo come un secondo al piatto oppure se tagliarlo a strisce sottili per gustarlo, come tradizione vuole, all'interno di un buon panino.