Un’amante dei cocktail sarebbe in grado di elencarli tutti, se non la maggior parte: Margarita, Mojito, Bloody Mary ecc. Ce ne sono tantissimi e ognuno con caratteristiche ben distinte. Non bisogna però dimenticare i drink leggeri dal punto di vista alcolico e facili da preparare come, ad esempio, il famoso cocktail Mimosa. Caratterizzato da un colore giallo acceso e da un aroma piuttosto semplice, conquista con la frizzantezza dello champagne. È uno dei cocktail più gettonati tra chi vuole bere qualcosa di gustoso senza esagerare e chi non ama molto l’alcol ma vuole provare sapori nuovi. Vi siete però mai chiesti come sia nato questo drink? Beh, la storia del Cocktail Mimosa è interessante e risale a molto tempo fa.
Ingredienti
- 7 cl di champagne o prosecco
- 7 cl di succo di arancia o d'ananas
- Fette di arancia per decorare
Informazioni
Porzioni: 1
Costo: Basso
Tempo di preparazione: 00:03
Tempo di cottura: 00:00
Tempo totale: 00:03
Preparazione
- Per realizzare questo delizioso cocktail, basta semplicemente versare dentro un bicchiere flute il succo d'arancia, oppure quello d'ananas, a seconda della vostra scelta.
- Aggiungere lo champagne o il prosecco e mescolare delicatamente, decorando poi con una fetta d'arancia.
Cocktail Mimosa: storia
Il cocktail Mimosa non ha una storia ben definita, tuttavia ci sono state varie supposizioni riguardanti la sua nascita. Si dice che, in due città diverse ma durante anni simili, siano stati inventati due drink con ingredienti uguali ma con proporzioni diverse.- Il primo è chiamato Buck's Fizz ed è stato inventato dal barman Malachy MacGarry. Il nome proviene dal locale nel quale è stato ideato, il Buck's Club, situato a Londra.
- Il secondo cocktail, invece, è la versione che oggi è chiamata Mimosa ed è nata al Ritz Hotel di Parigi. Da come si può ben intuire, il nome Mimosa si riferisce al colore del cocktail, il quale è di un giallo acceso. Di solito, al Buck's Fizz viene aggiunto un po' di liquore all'arancia, mentre al secondo la granatina con lo scopo di aumentare la gradazione alcolica, anche se molti estimatori preferiscono la versione tradizionale.