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Si può definire una prelibatezza della cucina partenopea, anzi un’eccellenza gastronomica di Napoli, sebbene sia semplice e povera come pietanza in quanto a preparazione ed ingredienti, ecco cos’è la pizza fritta.
Se è vero che l’autentica pizza fritta la si può assaggiare solo fra i vicoli di Napoli, è pure vero che si può cimentare nel farla, prendendo spunto dalla ricetta originale che si dirà.
Nasce proprio in quel periodo di estrema povertà, il dopoguerra, dove lo stesso impasto della pizza veniva fritto nell’olio, questo era sicuramente più conveniente anziché cuocerlo nel forno a legna, questa era la soluzione.
Ecco che in questa guida si elencheranno i vari ingredienti che occorrono e si spiegheranno i vari step, passaggi per la preparazione delle tipiche pizzette fritte napoletane, che possono costituire a tavola sia un ottimo antipasto che addirittura un pasto completo.
Ricetta pizza fritta
Ingredienti per l’impasto
- 500 gr farina;
- 310 ml acqua;
- 1 cucchiaino sale;
- 20 gr lievito di birra.
Ingredienti per il condimento
- cipolla;
- olio d’oliva;
- 600 gr pomodori pelati S. Marzano;
- 200 gr fior di latte (o all’occorrenza provola);
- 1 cucchiaino sale;
- una spolverata di parmigiano grattugiato;
- qualche foglia di basilico;
- le alici (se si vuole);
- 1 l olio di semi di arachidi, più indicato degli altri per friggere
Preparazione
- Per preparare l’impasto serve versare della farina in una ciotola e intanto intiepidire l’acqua in una pentola, sciogliere il lievito di birra dentro la pentola.
- Versare l’acqua nella farina e incominciare ad impastare, dopo un po’ mettere il sale e continuare a lavorare l’impasto fin quando non sarà liscio ed omogeneo.
- La lievitazione/riposo dell’impasto dura un’ora, un’ora e mezza al massimo, tenerlo ovviamente in un luogo caldo, al riparo da correnti d’aria.
- Nel frattempo si deve asciugare/cuocere la passata di pomodoro in un pentolino, si deve insaporire con un pizzico di sale, foglie di basilico e un goccio d’olio.
- Una volta che la pasta per la pizza è lievitata (aumentata di volume), prenderla e dividerla in panetti, per ogni panetto nascerà una pizza.
- Questi panetti vanno stesi con le mani cosi come vuole la tradizione e ogni pizza fritta deve avere un diametro di circa 10-15 centimetri, e deve avere il bordo più spesso (il c.d. cornicione), rispetto al centro che è, invece, un po’ più fine.
- A questo punto si deve immergere la pizzetta nell’olio, che è necessario che sia molto caldo (bollente, si parla di una temperatura fino a 180 gradi), se non si ha un termometro da cucina per misurare la temperatura dell’olio, si capisce che è il momento giusto quando, immergendo uno stuzzicadenti nell’olio, ci sono le bollicine.
- Per friggere la pizzetta, si ricorda che è d’obbligo friggerla su entrambi i lati e si deve lasciarla per 4, massimo 5 minuti in tutto, fino a quando non è di colore dorata.
- Quando è pronta va tolta dall’olio e appoggiata sulla carta assorbente, per asciugarla dall’olio in eccesso e va, prima di essere consumata, condita col pomodoro, col fior di latte a pezzetti e una spolverata di parmigiano.
- Talvolta sulle pizzette ci sono anche le tipiche alici del golfo di Napoli.
Va poi mangiata subito, calda calda, quando ancora “coce“, come dicono i partenopei.