Argomenti trattati
L’alimentazione è un fattore davvero importante durante la gravidanza, sia per la neo mamma che per il nascituro.
Si deve prestare particolare attenzione a quanta pasta integrale mangiare in gravidanza. Inoltre, è importante seguire una dieta varia ed equilibrata ricca di frutta e verdura, cereali, proteine e carboidrati, evitando cibi crudi o troppo elaborati.
Per questo motivo la cosa più opportuna sarebbe quella di farsi seguire da un nutrizionista. Questa saprà consigliare al meglio quali alimenti mangiare e quali invece sarebbe meglio evitare, in base anche al peso e all’età della neo mamma. Alcuni alimenti sono particolarmente consigliati per i benefici che possono arrecare all’organismo e uno di questi è la pasta integrale.
Quanta pasta integrale mangiare in gravidanza
Durante la gravidanza, oltre alla qualità degli alimenti, è bene prestare attenzione anche alle quantità. Durante i primi mesi, il fabbisogno rimane identico, a differenza di ciò che si pensa, non si deve mangiare per due. Infatti, è pericoloso mangiare troppi carboidrati e dolci, poiché si trasformano in zuccheri, che possono provocare problemi di diabete, pressione alta e ritenzione idrica.
Le quantità di pasta integrale varia a seconda del peso e la costituzione della mamma, ma consigliati almeno 80 gr di pasta integrale al giorno. È preferibile consumare la pasta a pranzo e mangiare prima un bel piatto di frutta e verdura cruda e ben lavata.
Esistono diverse tipologie di pasta integrale in commercio, da quella di semola di grano duro a quella di farro e quelle ottenute dalla farina dei legumi. Si può condire con verdure fresche, pesto fatto in casa, frutta secca per ottenere un piatto completo e ben equilibrato.
I benefici della pasta integrale
Grazie al suo alto contenuto di fibre, la pasta integrale è un alimento assolutamente consigliato durante la gravidanza. Tra i problemi che accusano le donne durante e dopo la gravidanza, sono particolarmente fastidiosi quelli relativi alla stitichezza e talvolta alle emorroidi.
Le fibre contenute nella pasta integrale aiutano l’organismo a terminare il ciclo di digestione e favoriscono il controllo del peso corporeo. La pasta integrale può apportare beneficio anche alle persone a rischio di diabete gravidico, perché – a differenza di quella tradizionale – contiene un basso indice glicemico.
Tra i suoi nutrienti principali, ci sono le vitamine del gruppo B, che garantiscono il funzionamento del sistema immunitario e degli organi interni e la vitamina E, un prezioso antiossidante.
Differenze tra pasta bianca e pasta integrale
Gli italiani non rinunciano mai ad un piatto di pasta, secondo le statistiche ogni cittadino mangia circa 28 kg di pasta all’anno, con una media decisamente superiore al resto dell’Europa. Quella più utilizzata rimane quella bianca di grano duro, ricca di carboidrati e mangiata in dosi ben più ampie degli 80 gr giornalieri raccomandati.
La principale differenza tra le due tipologie di pasta riguarda la lavorazione: quella bianca subisce un processo di raffinazione che invece non viene fatto in quella integrale. La pasta di semola integrale viene realizzata macinando i chicchi interi, che forniscono all’organismo vitamine, fibre e sali minerali.
La quantità di calorie è simile, ciò che fa la differenza è la quantità di lipidi (più bassa in quella integrale) e la presenza di fibre e carboidrati complessi, che vengono assorbiti più lentamente dal corpo.