La pasta fredda è uno dei piatti estivi preferiti dagli italiani, insieme alla classica insalata di riso e agli immancabili piatti a base di pesce fresco, da gustare preferibilmente davanti a un tramonto vista mare. Ci sono mille modi di prepararla: basta un pizzico di fantasia per passare dalla semplice pasta fredda con pesto, pomodorini e Philadelfia, alle varianti più raffinate e sfiziose, come la pasta fredda ai frutti di mare, ideale da portare in tavola durante una cena con gli amici.
L’insalata di pasta è un piatto che non conosce limiti: può essere servita in qualsiasi occasione e contesto. È la regina dell’estate e può essere gustata ovunque, sotto l’ombrellone, in montagna o come veloce pausa pranzo in ufficio. Quanto dura la pasta fredda in frigo e come conservarla al meglio? Ecco una breve guida con tutte le indicazioni da seguire se volete prepararla in anticipo o in più porzioni da consumare nei giorni successivi.
Quanto dura la pasta fredda in frigo
La pasta fredda è un piatto semplice da conservare e pratico da consumare anche a distanza di qualche ora dalla preparazione: potete prepararla al mattino per gustarla la sera o, viceversa, prepararla la sera e servirla a pranzo il giorno seguente. Del resto, un breve periodo di riposo è persino consigliabile per consentire alla pasta di assorbire tutti i sapori e i profumi del suo condimento.
Naturalmente non bisogna esagerare: come ogni piatto pronto, anche la pasta fredda è soggetta a rapido deterioramento, specialmente se le condizioni di conservazione non sono ottimali.
Una volta pronta, ricordatevi di riporla subito all’interno di un contenitore a chiusura ermetica e conservatela in frigorifero. In linea di massima, la pasta fredda dura fino a 2-3 giorni, ma il tempo di conservazione è strettamente legato ai suoi ingredienti. Se utilizzate verdure fresche come i pomodorini o altri ingredienti facilmente deteriorabili, come i frutti di mare, vi consigliamo di consumarla entro il giorno seguente. Altri condimenti, come il pesto, le olive e le uova sode, garantiscono invece un range di conservazione più ampio.