Gli osservatori UE annunciano due nuove introduzioni per ortofrutta e vino. Si conferma l’attenzione alla tutela del mercato agroalimentare, rinvigorita poco tempo fa con la nascita degli osservatori per zucchero, carne e latte, seguiti da quelli per cereali e semi oleosi e proteici.
L’importanza di ortofrutta e vino
Ortofrutta e vino rappresentano da soli il 30% della produzione agricola dell’Unione Europea, contribuendo rispettivamente per il 24,1% e il 5,4%.
Quanto al settore ortofrutticola, in Europa vale 50 miliardi di euro. Tra le forme di tutela più presenti nei vari Paesi europei spiccano le OP, le Organizzazione di Produzione: una forma di unione tra i produttori del mondo ortofrutticolo che permette loro di gestire e concentrare l’offerta agricola sul piano nazionale e internazionale. Le OP si riuniscono per tracciare un quadro della situazione annuale del settore ortofrutticolo e delineare una strategia condivisa chiamata PAC, Politica Agricola Comune. L’ultima assemblea si è svolta nel maggio 2018 a Roma, e a stabilito la PAC da tenere dal 2020 fino a successivi aggiornamenti.
Secondo Eurostat, la produzione di vino in Europa ammontava a 21 miliardi di euro nel 2017, 22 miliardi nel 2016. Di questi ultimi l’84% consiste in vini di alta qualità, di cui il 38% è di provenienza italiana, superato solo da quella francese. Il restante 16% corrisponde ad altri vini. L’aspetto interessante di questa statistica è che i vini di alta qualità sono aumentati nel corso del tempo, e oggi costituiscono la maggior parte della produzione europea. Sono dunque sottoposti a una politica di prezzo e di circolazione precisa all’interno dell’UE.
Lo scopo degli osservatori
La Commissione Europea intende attivare i due nuovi osservatori ortofrutta e vino entro la fine dell’anno. Con questo conferma una tendenza evidente negli ultimi anni per la tutela di alcuni settori del mercato agroalimentare che suscitano un crescente interesse e sono sempre più preziosi. La prima mossa era stata la creazione di osservatori per zucchero, carne e latte. Il 20 luglio del 2017 si sono aggiunti gli osservatori per i cereali, i semi oleosi e i semi proteici.
Gli obiettivi dichiarati di tutti questi osservatori sono la protezione dei ripettivi settori dagli effetti della volatilità del mercato, e la garanzia di una maggiore trasparenza. Per semplificare, la volatilità del mercato è la variazione del prezzo che influisce sui mercati di ortofrutta e vino. Mentre la trasparenza allude alla condivisione accessibile ed esplicita di dati circa i mercati di questi prodotti agroalimentari tra i vari Paesi dell’Unione Europea.
Sui siti degli osservatori, infatti, sono disponibili informazioni statistiche che comprendono:
- analisi di mercato
- visione delle prospettive a breve termine
- previsione delle prospettive a medio termine
Inoltre un gruppo di esperti di mercato di ciascun settore si riunisce con frequenza almeno annuale per confrontarsi sui dati emersi durante i mesi precedenti. Partecipano gli esperti di ogni livello della catena di approvvigionamento del prodotto agroalimentare, dunque agricoltori, commercianti, industrie di prima trasformazione e industrie di seconda trasformazione.
Si pensi che per il settore della frutta, dal momento che comprende numerose tipologie, la Commissione ha deciso di focalizzarsi sui prodotti dal consumo più frequente: pomodori, mele, agrumi, pesche.