Moreno Cedroni, chi è lo chef da 2 stelle Michelin

Uno degli chef stellati più innovativi degli ultimi anni, ed un imprenditore che ama osare. È stato uno dei primi ad aver portato il sushi in Italia.

Non solo uno chef pluristellato ma anche giudice di un talent-show culinario e autore di svariati libri di cucina.
Moreno Cedroni è un imprenditore di diverse redditizie attività di ristorazione (alcune delle quali sono delle e proprie sfide, come l’Acrilico Caffè) e volto di un noto canale televisivo tematico.

Moreno Cedroni

Prima di tutto è un sognatore. Si, perché nella sua carriera oramai trentennale, iniziata con il ristorante La Madonnina del Pescatore e fatta di gavetta e formazione, lui non ha mai smesso di pensare e guardare oltre. Cedroni è istrionico, un irriducibile creativo. Un provocatore che ama osare giocando con contrasti e paradossi e che è stato capace nel suo percorso coraggioso di armonizzarli in un insolito connubio: tradizione ed innovazione, origini e progresso ed esaltazione dei prodotti italiani. La cucina che non è unicamente fine a se stessa, ma è anche e soprattutto cultura e arte. Una cucina che sfama la bocca, la mente, il cuore e l’anima.

Moreno Cedroni ristoranti

Uomo innovativo e all’avanguardia, Cedroni è stato capace non soltanto di importare il sushi in un paese così diffidente e geloso delle sue tradizioni e dei suoi preziosi prodotti locali invidiati ovunque. Lo ha saputo personalizzare ed integrare sapientemente in un nuovo contesto e con ingredienti autoctoni. Una contaminazione spinta sino a farlo diventare altro, un prodotto a se stante con una propria individualità ed identità. Un progetto ambizioso di fusion tra sapori, aromi e colori sia asiatici che mediterranei.

Cedroni è colui che ha avuto l’ardire di sovrapporre tradizioni secolari attraverso una caleidoscopica rivisitazione nipponica di alcune specialità regionali italiane oppure che ha realizzato una collezione di maki con influenze ed ispirazioni da tutto il mondo, come un bella crociera. Qualche esempio del suo estro? “Aleppo”: ventresca di tonno spolverata di masala, melanzana ai carboni e centrifugato di alloro, peperoncino di Aleppo” (cit. dal Menù a la carte de Il Clandestino)

Anikò – Salumeria Ittica

Pioniere della novità, ha anche inventato qualcosa che nessuno mai nel mondo intero aveva ancora mai concepito (o si era arrischiato a proporre): la salumeria del pesce. La sua creatura Anikò, propone la possibilità di fare la spesa proprio come dal bottegaio di fiducia chiedendo un etto abbondante di San Daniele di tonno o la bresaola di Spada. C’è anche la possibilità di fare un aperitivo o un happy hour alternativo con stuzzichini e fingerfood a base di pesce fresco.”Dall’hot dog di gamberi con salsa barbeque, alla bresaola di tonno, alla lasagna di mare rosa con salsa di cocco e lime”, così si trova scritto nel Menu di Anikò. Cibo da strada come solo alle bancarelle del mercato del pesce di Palermo o sulla banchina di un porto qualsiasi direttamente dal barcone del pescatore, ma allo stesso tempo un banchetto moderno e chic come in un sofisticato bistrot metropolitano.

Laboratorio – L’Officina

Moreno, ambizioso e caparbio, è riuscito persino a sdoganare l’innominabile: le scatolette. Ciò che è sempre stato sinonimo di conservanti, gusti anonimi e aspetto poco accattivante. Una soluzione socialmente inaccettabile se non solo per ovviare ai ritmi caotici della società odierna che non sempre permettono la spesa quotidiana per reperire prodotti freschi. Una cosa da tenere chiusa in dispensa, lontano da occhi indiscreti e giudicanti, quasi un torbido segreto di cui vergognarsi profondamente.

E poi arriva lui, con il suo terzo occhio leggendario, quello che lo distingue dalla massa perché gli permette di vedere le cose anziché limitarsi a guardarle e basta. Arriva lui, con il suo modo di vedere unico e trascendentale che gli permette di trasformare tutto con il suo tocco come in una moderna alchimia. Lui, invece, ha creato il proprio laboratorio culinario in cui si confezionano le sue prelibatezze (prevalentemente pietanze a base di pesce, ma anche salse, conserve e una piccola collezione di spezie e sali).

Si utilizzano prodotti scelti e di qualità: pietanze gourmet che possono perciò essere conservate agevolmente e distribuite ovunque mantenendone inalterata la freschezza e le caratteristiche organolettiche. Perché oltre all’attenzione e la ricerca quasi maniacale degli ingredienti e delle ricette, la tecnologia utilizzata per la realizzazione delle sue conserve viene così promossa ad una vera e propria tecnica di cottura: la sterilizzazione. Un pasto degno di un ristorante pluri-premiato da poter gustare comodamente a domicilio. Alcuni spunti per un perfetto pranzo gourmet a domicilio sono, tra le altre ricche proposte, la trippa di coda di rospo e le uova di seppia.

Il cocktail solido – Martini&Rossi solids

Uno prepotentemente dinamico e moderno come lui, poteva non avvalersi di tecniche innovative come sferificazione e gelificazione (già sperimentate dal suo maestro Ferran Adrià) per applicarle ai soliti classici drink?
Quindi non solo un’occhio attento ed esigente ad ingredienti inaspettati e di valore gastronomico, mix sapiente di sapori sempre nuovi e diversi o accostamenti azzardati e rischiosi. Anche nuove tecniche di manipolazione e preparazione degli ingredienti.

Chi è quindi Moreno Cedroni? È uno spirito libero a cui, per sua fortuna, “il destino ha permesso di fare ciò per cui era portato”(cit. Cedroni M.).

Scritto da alice sacchi

Lascia un commento

Dove mangiare a Barcellona: i 5 migliori ristoranti

Enrico Crippa, chi è lo chef di Piazza Duomo ad Alba

Leggi anche