La storia e la ricetta dello strudel di mele: un dolce senza tempo

Scopri le origini e la preparazione del famoso strudel di mele, simbolo del Trentino-Alto Adige.

Le origini dello strudel di mele

Lo strudel di mele è un dolce che affonda le sue radici in una storia millenaria, influenzata da diverse culture culinarie. Questo dessert, conosciuto semplicemente come strudel, deriva dalla parola tedesca che significa “vortice”, in riferimento alla sua caratteristica forma a spirale. Sebbene oggi sia considerato un simbolo del Trentino-Alto Adige, le sue origini si intrecciano con la storia della pasticceria europea. Le tracce di questo dolce risalgono alla Mesopotamia, dove si iniziò a preparare una sorta di pasta ripiena, che si diffuse poi in Grecia e in Turchia, ispirando la creazione della baklava.

Con l’espansione dell’Impero austro-ungarico, lo strudel fece il suo ingresso nei salotti borghesi di Vienna, diventando un dessert aristocratico. La prima ricetta documentata risale al 1827, nel Grande libro di cucina viennese di Anna Dorn. Da quel momento, il dolce si è diffuso anche in Trentino, dove ha trovato una sua interpretazione unica.

Ingredienti e preparazione dello strudel di mele

La preparazione dello strudel di mele richiede ingredienti semplici ma di alta qualità. La base è una pasta matta, che si distingue per la sua leggerezza e croccantezza. A differenza della pasta sfoglia o della frolla, la pasta matta deve essere lavorata a lungo per ottenere una consistenza liscia ed elastica. Deve essere stesa fino a diventare quasi trasparente, permettendo di intravedere le mani sottostanti. Una volta pronta, la pasta viene farcita con mele, uvetta, pinoli e cannella, ingredienti che conferiscono al dolce un sapore unico e avvolgente.

Le varietà di mele più utilizzate per la farcitura sono le Golden Delicious, dal gusto dolce e equilibrato, e le Renette, che offrono un sapore aromatico e leggermente acidulo. Ogni zona del Trentino ha la propria versione di strudel, ma l’ingrediente principale rimane sempre la mela autoctona. Alcuni aggiungono grappa o biscotti raffermi per arricchire ulteriormente il ripieno.

La cottura e la presentazione dello strudel

Una volta farcito, lo strudel viene arrotolato con attenzione e sigillato per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura. Viene poi adagiato su una teglia rivestita di carta da forno e spennellato con burro fuso, prima di essere cotto in forno a 180°C per circa 40 minuti. La cottura è fondamentale per ottenere una crosta dorata e croccante, che contrasta con il ripieno morbido e profumato.

Al termine della cottura, è consuetudine cospargere lo strudel con zucchero a velo, che aggiunge un tocco di dolcezza e rende il dolce ancora più invitante. Servito caldo o a temperatura ambiente, lo strudel di mele è un dessert che conquista tutti, rappresentando un perfetto connubio tra tradizione e gusto.

Scritto da Redazione Food Blog

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