La controversia sull’alcol nelle bevande analcoliche in Inghilterra

Le associazioni di categoria chiedono un aggiornamento delle normative per le bevande analcoliche.

Un confronto inaspettato tra alcol e cibo

Recentemente, è emersa una curiosa polemica nel Regno Unito riguardo al contenuto di alcol in alcuni alimenti e bevande. Secondo la British Beer and Pub Association (BBPA), una banana matura potrebbe contenere più alcol di una birra etichettata come analcolica. Questo ha sollevato interrogativi sulle attuali normative che regolano l’etichettatura delle bevande alcoliche nel paese. La questione si fa ancora più interessante se si considera che, mentre una birra può essere definita analcolica solo se contiene meno dello 0,05% di alcol, alcuni alimenti possono superare questa soglia senza alcuna restrizione.

Le normative attuali e le loro implicazioni

In Inghilterra, le normative attuali stabiliscono che una bevanda può essere etichettata come analcolica solo se il suo contenuto alcolico non supera lo 0,05% in volume (ABV). Tuttavia, in altri paesi, come gli Stati Uniti e diverse nazioni europee, la soglia è fissata allo 0,5%. Questo crea una disparità che, secondo la BBPA, mette i birrifici britannici in una posizione di svantaggio competitivo. Emma McClarkin, amministratore delegato della BBPA, ha sottolineato che è illogico che prodotti come il pane o le banane possano contenere più alcol di una birra analcolica, la quale è soggetta a regole di etichettatura più severe.

La richiesta di un cambiamento normativo

Alla luce di queste considerazioni, le associazioni di categoria stanno facendo appello per un aggiornamento delle normative. L’obiettivo è quello di allargare la soglia di contenuto alcolico per le bevande analcoliche dallo 0,05% allo 0,5%, in modo da supportare i birrifici britannici e soddisfare la crescente domanda di opzioni a basso contenuto di alcol. Questa modifica potrebbe non solo favorire lo sviluppo di nuovi prodotti analcolici, ma anche chiarire la situazione per i consumatori, che potrebbero essere confusi dalle attuali regole.

Un mercato in evoluzione

Il mercato delle bevande a basso contenuto di alcol è in crescita, e i numeri parlano chiaro: alcuni alimenti, come i panini per hamburger, possono contenere fino all’1,2% di ABV, mentre le banane mature possono arrivare a sfiorare lo 0,5%. Questo scenario mette in evidenza l’assurdità delle attuali normative e la necessità di un intervento. Con i consumi di alcolici in calo, è fondamentale che l’industria si adatti e risponda alle nuove esigenze dei consumatori, evitando di ostacolare la crescita di un segmento di mercato in espansione.

Scritto da Redazione Food Blog

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