Il porceddu di Paolo Fresu: tradizione sarda e innovazione bolognese

Scopri come il musicista sardo prepara il porceddu nella sua casa bolognese.

Il porceddu: un simbolo della tradizione sarda

Il porceddu, un piatto tipico della Sardegna, rappresenta non solo un alimento, ma anche un vero e proprio simbolo di convivialità e tradizione. Questo arrosto di maialino, cotto lentamente, è spesso preparato in occasioni speciali e festeggiamenti. La sua preparazione richiede tempo e attenzione, ma il risultato finale è un’esperienza gastronomica unica. Paolo Fresu, noto musicista e compositore sardo, ha portato questa tradizione nella sua nuova casa bolognese, dove ha adattato la ricetta mantenendo intatti i sapori autentici della sua terra.

La preparazione del porceddu secondo Paolo Fresu

Paolo Fresu ci racconta come preparare il porceddu nella sua cucina bolognese. “Scaldo il forno a 200 °C per una decina di minuti; poi diminuisco a 180 °C e inforno il porceddu per circa un’ora e venti minuti”. La semplicità degli ingredienti è sorprendente: un po’ di sale, un goccio d’olio e, infine, il mirto, che conferisce un aroma inconfondibile. Fresu sottolinea l’importanza di non esagerare con il condimento, lasciando che il maialino si armonizzi da solo durante la cottura. Questo approccio riflette la sua filosofia culinaria: rispettare le tradizioni senza stravolgerle.

Le radici sarde di Paolo Fresu

Le origini di Paolo Fresu sono profondamente radicate nella Sardegna, in particolare nel suo paese natale, Berchidda. Qui, le usanze familiari e le tradizioni culinarie hanno segnato la sua infanzia. “Il mio è un ricordo continuamente vivo del gusto di quel tempo”, afferma Fresu, mentre ricorda le esperienze di vita legate alla sua famiglia, come la tosatura delle pecore e la raccolta dei prodotti dell’orto. Questi ricordi non solo influenzano la sua musica, ma anche il suo approccio alla cucina, dove ogni piatto racconta una storia.

Un piatto che unisce generazioni

Il porceddu di Paolo Fresu non è solo un piatto da gustare, ma un modo per mantenere vive le tradizioni e i legami familiari. La sua madre, a 97 anni, continua a preparare il brodo di carne, un piatto che rappresenta per lui un legame profondo con le sue radici. La cucina diventa così un luogo di incontro tra passato e presente, dove ogni ricetta è un omaggio alla storia e alla cultura sarda. Preparare il porceddu significa anche condividere momenti speciali con la famiglia e gli amici, rendendo ogni pasto un evento da ricordare.

Scritto da Redazione Food Blog

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