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Origini e significato del pan dei morti
Il pan dei morti è un dolce tradizionale che affonda le sue radici nel nord Italia, in particolare in Lombardia, Liguria e Toscana. La sua preparazione è legata alla celebrazione della festa dei morti, che si svolge tra l’1 e il 2 novembre. Questo dolce ha origini antichissime, risalenti addirittura all’antica Grecia, dove veniva preparato in onore della dea Demetra, simbolo di fertilità e raccolto. La tradizione cattolica ha poi assimilato questo dolce, associandolo a riti di commemorazione dei defunti.
Ingredienti e preparazione
La ricetta del pan dei morti è semplice ma ricca di ingredienti che evocano il mondo contadino. Gli ingredienti principali includono biscotti sbriciolati, farina, zucchero, cacao, frutta secca e vino. La preparazione inizia mescolando tutti gli ingredienti in una ciotola capiente fino a ottenere un impasto omogeneo. Successivamente, l’impasto viene modellato in piccole forme ovali e schiacciate, pronte per essere cotte in forno. La cottura avviene a 190° per circa 30 minuti, fino a quando i dolci non risultano dorati e profumati.
Tradizione e consumo del pan dei morti
Il pan dei morti non è solo un dolce, ma un simbolo di un legame profondo tra i vivi e i defunti. Secondo la tradizione, durante la notte tra l’1 e il 2 novembre, i defunti tornano a visitare i propri cari, e i dolci vengono offerti come segno di rispetto e amore. Oltre al pan dei morti, si preparano anche altri dolci come le ossa e le fave dei morti, creando un vero e proprio banchetto in onore dei defunti. La tradizione vuole che il pan dei morti sia consumato anche nei giorni successivi alla preparazione, poiché si dice che il suo sapore migliori nel tempo.