Il futuro incerto del Castello delle Cerimonie a Sant’Antonio Abate

Il comune di Sant'Antonio Abate si prepara all'acquisizione del Castello delle Cerimonie dopo la confisca.

Il futuro incerto del Castello delle Cerimonie a Sant’Antonio Abate

Il Castello delle Cerimonie, noto anche come La Sonrisa, si trova al centro di una vicenda legale che potrebbe segnare la sua fine come luogo di celebrazione e eventi. La struttura, simbolo della famiglia Polese, è stata confiscata per abuso edilizio e ora il comune di Sant’Antonio Abate si prepara a intraprendere un processo di acquisizione.

La confisca e le indagini

La confisca del Castello delle Cerimonie è avvenuta a metà febbraio, dopo anni di indagini che hanno rivelato abusi risalenti agli anni ’70. Le autorità hanno scoperto anche collegamenti con la Camorra, che hanno portato a nuove indagini su un membro della famiglia Polese. La confisca ha interessato un’area di circa 40 mila metri quadri, sollevando interrogativi sul futuro della struttura e del personale che vi lavora.

Il piano del comune di Sant’Antonio Abate

Il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, ha dichiarato che sono stati avviati gli atti necessari per l’acquisizione del bene. Questo processo prevede un cronoprogramma che guiderà le attività di sgombero degli immobili e dei terreni. La sindaca ha sottolineato l’importanza di seguire le procedure legali, che saranno sottoposte al vaglio della prefettura e della procura generale di Napoli.

Le implicazioni per il personale e la comunità

Con l’acquisizione del Castello delle Cerimonie, sorgono domande su cosa accadrà al personale di servizio e alla comunità locale. La struttura ha rappresentato per anni un punto di riferimento per eventi e celebrazioni, e la sua chiusura potrebbe avere ripercussioni economiche significative. La comunità attende con ansia di conoscere i dettagli del piano di gestione e le future destinazioni d’uso dell’immobile.

In un contesto in cui il Castello delle Cerimonie è stato al centro di eventi festivi e celebrazioni, la notizia della confisca e dell’acquisizione da parte del comune segna un cambiamento radicale. La strada da percorrere è ancora lunga e le prossime settimane saranno cruciali per definire il destino di questo storico luogo.

Scritto da Redazione Food Blog

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