Il futuro della rosticceria Giannasi: tra tradizione e grande distribuzione

Scopri come la storica gastronomia milanese si evolve con il Gruppo Finiper Canova

La storicità della rosticceria Giannasi

Fondata nel 1967 da Dorando Giannasi, la rosticceria Giannasi ha rappresentato per decenni un punto di riferimento nella gastronomia milanese. Situata in piazza Bruno Buozzi, questa attività ha saputo conquistare il cuore dei milanesi grazie alla qualità dei suoi prodotti e alla tradizione culinaria che ha saputo mantenere nel tempo. Con il passare degli anni, Giannasi è diventata un simbolo della cultura gastronomica meneghina, attirando clienti non solo per i suoi polli e tacchini, ma anche per una vasta gamma di specialità gastronomiche.

Il passaggio alla grande distribuzione

Recentemente, la storica rosticceria ha fatto notizia per il suo passaggio alla grande distribuzione, vendendo una quota di maggioranza al Gruppo Finiper Canova. Questo cambiamento ha suscitato diverse reazioni tra i clienti e gli appassionati della gastronomia milanese. La nota stampa del Gruppo Finiper Canova ha rassicurato i clienti, affermando che l’obiettivo non è quello di stravolgere l’identità di Giannasi, ma piuttosto di favorire una crescita sostenibile e armoniosa. La storicità del punto vendita in piazza Buozzi rimarrà inalterata, almeno nel breve termine, mentre si prevede un’espansione con nuove aperture e la presenza del brand nei supermercati del Gruppo.

Le promesse di mantenere l’autenticità

Il Gruppo Finiper Canova ha dichiarato che la priorità sarà garantire che i clienti possano continuare a riconoscere in Giannasi la stessa autenticità e qualità che hanno sempre amato. Questa promessa è fondamentale per mantenere la fiducia dei clienti storici e per attrarre nuove generazioni. La sfida sarà quella di bilanciare l’innovazione e l’espansione con il rispetto delle tradizioni che hanno reso Giannasi un’icona della gastronomia milanese. L’eredità di Dorando Giannasi, premiato nel 2010 con l’Ambrogino d’oro, pesa sulle spalle del nuovo management, che dovrà dimostrare di saper mantenere viva la fiamma della tradizione mentre si apre a nuove opportunità di mercato.

Scritto da Redazione Food Blog

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