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Un dolce che rompe gli schemi
Il mondo della pasticceria è in continua evoluzione e, in questo contesto, Maicol Vitellozzi si distingue per la sua capacità di innovare. Dopo il successo del Crubik, la sua interpretazione cubica del croissant, e del Pianeta, la versione sferica, il pastry chef torinese ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti. La sua ultima creazione, il croissant gianduiotto, è un omaggio alla tradizione dolciaria torinese, reinterpretata in chiave moderna.
Il gianduiotto come fonte d’ispirazione
Il gianduiotto è uno dei simboli della pasticceria piemontese, un cioccolatino che racchiude in sé la storia e la cultura di Torino. Vitellozzi ha voluto rendere omaggio a questo dolce iconico, trasformandolo in un croissant che ne riprende la forma e il ripieno. “La voglia di creare croissant con forme atipiche – spiega Vitellozzi – nasce dal desiderio di rompere gli schemi e la monotonia che rischia di annoiare il cliente”. Questa filosofia ha portato alla creazione di un dolce che non solo è visivamente accattivante, ma anche sorprendente al palato.
La tecnica della cross lamination
Per realizzare il croissant gianduiotto, Vitellozzi ha utilizzato la tecnica della cross lamination, che consente di ottenere una pasta esterna particolarmente croccante. Questo metodo, che prevede un incrocio di strati di pasta, è fondamentale per garantire una consistenza perfetta. Il ripieno, a base di una crema spalmabile al gianduia di sua produzione, aggiunge un ulteriore livello di golosità al dolce. “Con questo croissant – affermano Vitellozzi e la collega Francesca Corbo – abbiamo dato al cioccolatino tipico torinese ciò che normalmente non ha, ossia una croccantezza esterna”.
Un successo che continua a sorprendere
Da quando Vitellozzi ha introdotto il Crubik in Italia nel 2019, l’interesse per le sue creazioni è cresciuto esponenzialmente. La sua bakery, “Maicol”, situata a Torino, è diventata un punto di riferimento per gli amanti della pasticceria innovativa. “Vedere come un’innovazione abbia ispirato altri è stato molto gratificante e mi ha spinto a continuare a cercare nuove vie per stupire e soddisfare i palati più esigenti e curiosi”, afferma il pastry chef. Con il croissant gianduiotto, Vitellozzi non solo celebra la tradizione, ma la reinventa, portando un pezzo di Torino nel cuore di ogni goloso.