Frutti di mare: quando e come gustarli al meglio

Scopri i segreti per scegliere e gustare i frutti di mare in modo consapevole

La credenza dei mesi con la “R”

È una credenza popolare che i frutti di mare debbano essere consumati solo nei mesi che contengono la lettera “R”, ovvero da settembre ad aprile. Questa tradizione è radicata in molte culture e si intensifica durante le festività, quando piatti a base di frutti di mare diventano protagonisti delle tavole. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione? Per rispondere a questa domanda, abbiamo intervistato Fabio Postiglione, presidente dell’organizzazione produttori Mytilus Campaniae, che ha condiviso con noi informazioni preziose sulla stagionalità e sulla qualità dei frutti di mare.

Stagionalità e qualità dei frutti di mare

Secondo Postiglione, l’idea che i frutti di mare debbano essere consumati solo nei mesi con la “R” è in parte superata. In passato, la mancanza di sistemi di refrigerazione adeguati portava a un deterioramento del prodotto durante i mesi estivi, rendendo i frutti di mare meno gustosi. Oggi, grazie alle moderne tecnologie, è possibile conservare i frutti di mare in modo ottimale anche nei mesi più caldi. Tuttavia, i mesi da settembre ad aprile rimangono quelli in cui i frutti di mare, in particolare nel Mediterraneo, raggiungono la loro piena maturazione, risultando più saporiti e abbondanti.

Importanza della provenienza

Un altro aspetto fondamentale da considerare è la provenienza dei frutti di mare. Con i cambiamenti climatici e le variazioni nei fermi biologici, la stagionalità non è più quella di una volta. Oggi, molti frutti di mare vengono importati e stoccati nei nostri mari per soddisfare la domanda. Postiglione sottolinea che, sebbene i prodotti italiani siano sinonimo di qualità, anche i frutti di mare importati possono essere buoni, soprattutto se stoccati nei nostri mari, dove possono acquisire caratteristiche organolettiche interessanti.

Come scegliere i frutti di mare

Quando si acquistano frutti di mare, è fondamentale prestare attenzione all’etichetta. Questa deve indicare chiaramente l’origine del prodotto e le modalità di conservazione. Ad esempio, un’etichetta potrebbe riportare “prodotto di origine spagnola allevato in Italia”. Inoltre, è importante saper riconoscere le diverse varietà. La vongola verace, ad esempio, presenta colori tenui e antenne separate, mentre quella allevata ha colori più scuri e antenne unite. Le cozze, in inverno, provengono spesso dalla Spagna, quindi è consigliabile cercare quelle “allevate in Italia”. Infine, non dimentichiamo che anche in Italia ci sono allevamenti di ostriche di alta qualità che possono competere con le famose ostriche francesi.

Scritto da Redazione Food Blog

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