Lo chef Ettore Moliteo è un personaggio di spicco, di soli 28 anni, che nasce nella città di Catania. Il suo percorso di studi è completamente diverso da quello della ristorazione, infatti ha frequentato è il liceo, iscrivendosi può alla facoltà di ingegneria.
Durante però, quello che fu il suo primo anno di percorso di studio, comprese che quella, non era la strada adatta a lui e quindi fu incoraggiato, anche dai propri familiari, a dedicarsi alle attività della cucina, così da poter coltivare, quella che era la propria passione, che stava nascendo e che comunque, era presente, fin da quando era molto giovane.
Il percorso di Ettore Moliteo
Da questo evento, la strada di Ettore cominciò ad essere tutta in salita, incontrando ad esempio chef del calibro di Peppe Barone, che gli permise, di fare diversi stage ed esperienze, passando per diverse realtà, anche da 2 stelle Michelin, potendo frequentare, quella che è la scuola di gastronomia a Nusco.
La tappa però più importante del giovane chef è stato sicuramente, l’incontrare Pietro Leemann. Lui stesso racconta, che l’esperienza fatta con lui, gli ha permesso di apprezzare ancora di più il modo di cucinare particolarmente naturale ed innovativo, dove è riuscito ad inserire, ciò che più apprezza di quella che è la cucina, della propria Regione Siciliana.
Il progresso
A partire dal periodo estivo del 2016 è diventato direttore di cucina, del The Ashbee, che si trova a Taormina e dove ha potuto esprimere, tutta la propria creatività. A partire poi dal 2017, si interfacciò alla cucina del ristorante Moter Terrae, che lo porta ad occuparsi, di tutta la produzione culinaria dell’albergo.
La sua cucina rappresenta un panorama particolarmente ampio, presentando una notevole difficoltà di scelta, in virtù del fatto, che si vorrebbe provare tutto, vista la grande varietà. Ad essa però, ha portato nel menù, quelle che possono essere opzioni particolarmente intriganti, con menù di tradizione, a dei prezzi competitivi, che possono fare scoprire tutto il fascino e il gusto della cucina italiana, soprattutto in ambito siciliano.
Dunque una giovanissima figura, che ha trovato la sua strada in corsa e che ha saputo, al momento giusto, cambiare strada, in quello che era il proprio percorso di studi, per scegliere quella che fu davvero la sua vera passione e che lo ha portato, ad un percorso di crescita, sempre più costante nel tempo, fino ad arrivare, a gestire un intero Hotel, per quanto riguarda l’aspetto della cucina, che va dalle colazioni, fino alle cene.
Questo sicuramente gli ha permesso di non perdere quello che è un talento. Siamo contenti che lui l’abbia fatto e le sue prospettive di crescita, sono sicuramente sempre più ampie, così che possa esprimere, quella che è la propria personalità ed accrescere la propria fama, in maniera sempre maggiore, così da raggiungere degli obiettivi importanti, a livello nazionale e forse, anche a livello internazionale.
Possiamo comunque essere sicuri, che vista la sua storia, l’aspetto che più lo contraddistingue, è legato alle tradizioni della cultura siciliana. Infatti i suoi piatti, rappresentano in maniera specifica questo territorio e vanno ad abbracciare, tutto ciò che la Sicilia, riesce ad apportare, di quanto buono riesca ad offrire.
Uno chef che si è completamente dedicato a perfezionarsi in questo ramo, così da poter far conoscere in maniera orgogliosa, quello che è il frutto, che il suo territorio di appartenenza, riesce a offrire, così che ogni persona, possa apprezzare sempre di più, questa fantastica regione, particolarmente conosciuta, per la buona cucina.