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Chi dice Capodanno dice dolce. In effetti è quasi impensabile attendere l’arrivo del nuovo anno senza un bicchiere di spumante in mano e un dolce nel piatto. Come si dice però, paese che vai usanza che trovi. Eco allora alcuni dei più tipici e gustosi dolci di Capodanno made in Italy.
Dolci tipici di Capodanno
La notte di San Silvestro si avvicina e no, non aspettarti solo lenticchie e cotechino. A deliziare la nottata ci saranno anche dessert deliziosi. Qual è il vostro preferito?
Il torrone
Tra i dolci tipici di Capodanno non si può non citare il torrone. Questo delizioso dolce, che ormai si declina in tutti i gusti e le fantasie, si trova in ogni parte d’Italia, anche se ogni regione ha la sua ricetta doc. I più famosi sono i torroni di Alba e di Cremona, ma una menzione particolare meritano i torroni siciliani o quelli sardi.
Preparare un torrone è molto più semplice di quello che si potrebbe pensare. Bastano nocciole, mandorle, noci, acqua, zucchero e miele, uova e ostie da pasticceria. Dopo aver tostato la frutta secca si scioglie in acqua lo zucchero, mentre a parte si fa scaldare il miele. Il miele caldo va versato poi sugli albumi, per unire in seguito la frutta secca e lo sciroppo. Il tutto va versato in uno stampo con le ostie sul fondo e sulla superficie del composto. Basterà far riposare il preparato in frigorifero per un giorno e il torrone sarà pronto.
Roccocò e struffoli
Uno dei dolci tipici del veglione napoletano sono i roccocò. Si tratta di dolcetti che ricordano i cantucci, da inzuppare nel vino liquoroso affinché ne assorbano l’aroma. Sono delle ciambelline dure che naturalmente nel vino si ammorbidiscono.
Per farli basta prendere un chilo di farina e un chilo di zucchero, mandorle, canditi, miele e scorza grattugiata di arance e limoni. Dopo aver tostato la frutta secca si fa una fontana con la farina e ci si versa lo zucchero al centro. Sempre al centro si mettono la frutta secca e le scorze, aggiungendo infine i canditi. Si incorpora il miele caldo e si impasta fino ad ottenere una consistenza compatta. A questo punto si possono fare le ciambelline da far cuocere in forno, con una temperatura di 150 gradi per circa 45 minuti.
Per i più piccini ci sono invece gli struffoli. Si fanno con la pasta dolce fatta a palline, che vengono poi fritte e immerse nel miele. La versione ancora più golosa prevede che vengano immerse nel cioccolato.
Pangiallo romano
Chi vive a Roma conosce bene il pangiallo, un dolce che si dice porti fortuna. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Si racconta che venisse preparato il giorno del solstizio di inverno come segno di buon auspicio. Da preparare è semplice.
Occorrono circa 200 grammi di farina, e la stessa quantità di mandorle, di nocciole, di noci, di pinoli, di uva passa, di canditi e di miele. Si aggiungono poi 200 grammi di cioccolato e la buccia grattugiata di un’arancia. Mentre il miele si scalda con la buccia grattugiata, si devono tritare gli altri ingredienti a cui vanno aggiunti l’uva passa e i canditi. Ci si versa poi sopra il miele caldo e pian piano anche la farina. L’impasto va lavorato con attenzione e poi diviso in panetti che vanno fatti riposare. Dopo una mezz’ora si possono cuocere in forno a 180 gradi per circa 45 minuti.
Cicirata
Un altro dolce tipico di Capodanno, da gustare in Lucania, è la cicirata, che appartiene in realtà anche alla Calabria come tradizione. Per prepararlo bastano farina, uova, miele e burro. In alcune zone si usano anche il vino e lo strutto al posto del burro. Si deve impastare la farina su una spianatoia con meticolosità fino ad ottenere un impasto compatto ma morbido. L’abilità sta poi nel fare tanti piccoli pezzettini (i ciciri appunto) grandi come un cece. Queste palline devono poi essere fritte nell’olio e inzuppate nel miele e nello zucchero.
Pandoro e panettone: una tradizione che non finirà mai
Infine non si possono non citare il pandoro e il panettone, i dolci più tipici di Capodanno, senza tempo e amati dai grandi e dai bambini,