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Una tendenza culinaria del tutto innovativa e di stampo thailandese potrebbe batterne molte altre già in voga poiché si tratta di quella a base di cannabis che possiamo definire gastronomica oltre che medica e per lo svapo.
La novità che arriva dalla cucina più speziata al mondo
Il Chao P h ra ya Hospital di Prachin Buri una località della Thailandia orientale ha recentemente creato un progetto pilota di ristorante che mira a riportare i benefici per la salute della cannabis anche in cucina. Chiamato “Ma Chim Kan”, che si traduce approssimativamente come ” Assaggiamo (cannabis)”, il ristorante è ancora agli inizi ma ha già suscitato scalpore tra gli appassionati. Le persone che viaggiano spesso in questa affascinante terra orientale essendo informati sulla novità si recano appositamente presso la struttura ospedaliera solo per assaggiare questi particolari cibi disponibili tra l’altro anche da asporto.
Quali sono i commestibili a base di cannabis?
I commestibili di cannabis sono prodotti alimentari a base di CBD che possono essere utilizzati come alternativa al fumo o alla vaporizzazione. Premesso ciò, va altresì aggiunto che sono disponibili anche in diverse forme liquide e presenti persino in alcuni tipi di alimenti, come ad esempio biscotti, caramelle dure e gommose e cioccolatini a forma di animali o di frutta.
Ovviamente alcuni di questi prodotti non sono disponibili tutto l’anno. Bisogna tenere conto dei semi di cannabis per climi diversi, le loro tempistiche di fioritura e la disponibilità di questo tipo di pianta.
I cibi commestibili a base di cannabis appena elencati non solo i soli; infatti, va aggiunto che la gamma comprende anche bevande, popcorn e tanto altro che possano soddisfare il palato di chi intende mangiare diverso e consapevole della bontà della cannabis. Quest’ultima infatti contiene un bassissimo concentrato di cannabidiolo (il principio attivo non esilarante della pianta), quindi che non fa sballare.
Come si conservano i cibi a base di cannabis?
I prodotti commestibili alla cannabis e la loro confezione spesso sembrano molto simili ad altri alimenti, bevande o caramelle e possono essere quindi facilmente confusi. Per questo motivo è estremamente importante tenerli chiusi a chiave e fuori dalla portata di bambini e animali domestici.
Per il resto la conservazione è subordinata al tipo di confezione che spesso viene proposta in formato essiccato o liofilizzato un po’ come accade nei supermercati per funghi o tartufi adatti per preparare un risotto.
L’ingestione di cannabis influenzerà in modo diverso rispetto al fumo?
A differenza del fumo di cannabis, dove gli effetti possono essere avvertiti quasi immediatamente, quelli legati all’ingestione sono rilevabili nel giro di un periodo compreso tra i 30 e i 120 minuti. Inoltre va aggiunto che durano più a lungo del previsto a seconda della dose, dell’ultimo pasto, dei farmaci o dell’alcol utilizzati contemporaneamente.
La quantità di tetraidrocannabinolo (THC) ossia il principale ingrediente psicoattivo della cannabis può tuttavia variare nei prodotti commestibili. Ciò rende difficile controllare quella consumata, per cui all’atto dell’acquisto è opportuno verificare tale caratteristica che per legge deve essere riportata sull’etichetta.
I vari tipi di cannabis commestibile
I commestibili a base di cannabis sono cibi e bevande che contengono i suoi composti attivi. Utilizzando una serie di tecniche, il fiore di marijuana può essere ad esempio infuso in quasi tipo di cibo o bevanda. Inoltre l’olio a base di CDB aggiunto con qualsiasi tipo di olio da cucina, può essere utilizzato anche per cuocere cibi da dessert, ma è generalmente utilizzato per salse fatte in casa o per condimenti tipo insalata, per rosolare le verdure o per friggere a bassa temperatura sul fornello.
Per preparare bevande a base di cannabis è possibile anche aggiungere gocce di estratto in forma liquida o una tintura. Le tinture ricavate da questa pianta consentono infatti a coloro che producono alimenti da soli a casa di avere un maggiore controllo sul livello di THC nei loro commestibili, e quindi scongiurare l’effetto sballo che l’eccesso può provocare.