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Un mercato in crescita per la frutta a guscio
Negli ultimi anni, il mercato bulgaro della frutta a guscio ha mostrato una crescita significativa, con un aumento della domanda che ha superato le aspettative. Nella campagna di commercializzazione 2023/24, il settore retail e quello della ristorazione hanno giocato un ruolo cruciale nel guidare questa espansione. Tuttavia, la produzione locale non è riuscita a tenere il passo con la crescente richiesta, portando a un incremento delle importazioni, in particolare dagli Stati Uniti, che hanno consolidato la loro posizione come principali fornitori di frutta a guscio in Bulgaria.
Impatto delle condizioni climatiche sulla produzione
La produzione di frutta a guscio in Bulgaria ha subito fluttuazioni significative a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Negli ultimi anni, eventi come la siccità estiva e il caldo eccessivo hanno ridotto le rese, rendendo economicamente non conveniente la raccolta in molte aree. Questo ha portato a una diminuzione della produzione locale, che ha storicamente soddisfatto sia il consumo interno che le esportazioni. La Bulgaria, un tempo esportatore netto di noci, è ora diventata un importatore netto, a causa dell’aumento della domanda di prodotti di qualità.
Consumo pro capite in aumento
Il consumo di frutta a guscio pro capite in Bulgaria ha registrato un aumento notevole, passando da 1,4 kg nel 2022 a 1,6 kg nel 2023. Questo incremento è stato supportato da un’inflazione più bassa e da un aumento dei redditi, che hanno stimolato la domanda sia nel settore retail che in quello della ristorazione. Le vendite al dettaglio, in particolare nei punti vendita specializzati, hanno visto un notevole successo, contribuendo a rendere la frutta a guscio un prodotto sempre più popolare tra i consumatori bulgari.
Produzione di mandorle e noci in Bulgaria
La Bulgaria ha condizioni climatiche favorevoli per la produzione di frutta a guscio, ma la produzione di mandorle rimane limitata. Nel 2018, la produzione ha raggiunto un picco di circa 1.300 tonnellate, ma negli ultimi anni si è stabilizzata tra 600 e 900 tonnellate. Le aree di coltivazione si concentrano principalmente nelle regioni di Burgas, Sliven e Haskovo, dove il clima è particolarmente adatto. Nonostante le sfide, le prospettive per la campagna di commercializzazione 2024/25 indicano un possibile recupero dell’offerta locale, con importazioni e consumo che potrebbero continuare a crescere.