L’insalata è tra i contorni più semplici e versatili che si possano portare in tavola. Fresca, croccante e leggera: si può consumare tale e quale, dopo averla condita con olio, sale e aceto, oppure utilizzarla per farcire dei panini o creare dei piatti più sfiziosi e originali. Per avere l’insalata sempre pronta da portare in tavola, è possibile lavarla in anticipo e conservarla in frigo, seguendo alcuni semplici accorgimenti per evitare il rapido deterioramento. In questa guida vi spieghiamo come fare, seguendo tre passaggi fondamentali.
Come conservare l’insalata lavata in frigo?
Purtroppo l’insalata è uno degli alimenti che vengono sprecati più di frequente, spesso a causa della cattiva conservazione. L’insalata lavata dura in frigo fino a 2-3 giorni, ma alcuni fattori, come l’umidità e l’esposizione all’aria, possono farla marcire in breve tempo.
Innanzitutto, vi consigliamo di far caso alla qualità della vostra insalata (potete scegliere la varietà che preferite, come lattuga, iceberg, scarola ecc.): se notate foglie ammaccate o con segni di marciume, rimuovetele per evitare che possano rovinare anche le parti integre.
Dopo averla lavata adeguatamente sotto l’acqua corrente o con acqua e bicarbonato, procedete all’asciugatura: è un passaggio fondamentale per eliminare l’umidità in eccesso dalle foglie, dunque non saltatelo.
Potete utilizzare un’apposita centrifuga per eliminare l’acqua in eccesso, dopodiché trasferite le foglie di insalata sopra un canovaccio e tamponatele delicatamente, in modo tale che risultino quanto più asciutte possibile
L’ultimo passaggio è quello di riporre insalata lavata e asciugata all’interno di un contenitore adeguato, possibilmente a chiusura ermetica. In alternativa, può andare bene una semplice ciotola coperta con della pellicola trasparente.
Ricordate di coprire il fondo del contenitore con un foglio di carta assorbente, che possa trattenere l’umidità rilasciata dall’insalata e contribuire a mantenerla fresca e croccante.