Come pulire e trattare la piastra antiaderente: i consigli

Come pulire correttamente la padella antiaderente: linee guida per mantenere la padella come nuova.

Chi di noi non ha mai usato una piastra antiaderente nella propria cucina? Viene in alcuni casi anche chiamata bistecchiera, perché comunemente usata per la cottura di carni, ma si può utilizzare anche per altri piatti sfiziosi come pesce, verdure e bruschette. Che sia in ghisa, in acciaio o in ferro, piana o scanalata, i trucchi e gli accorgimenti per come pulire, trattare e mantenere la nostra piastra efficiente e pulita sono pressoché gli stessi.

Un’attenzione in più è da rivolgere al rivestimento in teflon, che caratterizza le comuni padelle e bistecchiere antiaderenti. Questo materiale può infatti essere dannoso per la nostra salute qualora raggiunga temperature molto elevate o venga rovinato da un uso poco ortodosso della superficie mentre cuciniamo.

Come pulire la piastra o padella antiaderente

Come trattare e pulire nel modo più corretto possibile la piastra antiaderente? Basta seguire alcuni trucchi e vedrete i risultati.

  1. Il primo passaggio da fare è la pulizia della padella immediatamente dopo l’acquisto: sarà sicuramente “sporca” dei residui di polvere e della plastica che la avvolgeva. Rimuovete la plastica e sciacquate sotto l’acqua corrente. Asciugatela con un panno di stoffa pulito e asciutto o con della carta.
  2. Non usare sempre alte temperature. Se con la carne può andare bene e in alcuni casi risulti anzi necessario (ad esempio per ottenere la reazione di Maillard), con altre pietanze meglio moderare la fiamma.
  3. Appena finiamo di usare la padella, non bisogna mai metterla subito sotto l’acqua fredda: lo shock termico rovinerà lo strato antiaderente. Piuttosto, aspettate che la padella si raffreddi e poi passatela sotto l’acqua tiepida.
  4. Mai usare le spugne abrasive o di metallo: usare invece una spugna con sapone per stoviglie (al massimo utilizzare il lato ruvido, ma senza premere troppo) oppure uno spazzolino da piatti con setole morbide.
  5. Non mettere in lavastoviglie. Lavate a mano la vostra piastra, come consiglia l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC): la lavastoviglie può infatti danneggiare la superficie a causa dell’elevato calore e dei detergenti, particolarmente aggressivi.
  6. Se le incrostazioni di cibo sono persistenti, mettete dell’acqua calda sulla pentola e lasciatela riposare per qualche minuto. Un trucchetto interessante che potete provare in questi casi è di riscaldare la pentola al minimo e versarci del bicarbonato di sodio, da coprire tutta la padella. Lasciate raffreddare per un paio di minuti. Appena sarà fredda, versateci dell’acqua calda e lasciate riposare per mezzora. Appena scade il tempo, risciacquate nel lavandino e vedrete che le incrostazioni si saranno ammorbidite e verranno via più facilmente.

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Come mantenere la vostra piastra o padella antiaderente

Questi piccoli accorgimenti vi aiuteranno a mantenere la padella intatta e a cucinare al meglio, senza il rischio di rovinare le materie prime o la vostra salute.

  • Una volta lavata e asciugata, potete riporre la padella antiaderente nel mobile con le altre. Per non rovinarla o danneggiarla, mettete un panno di cotone o fogli di carta assorbente al di sopra prima di impilarla.
  • Evitare di tostare troppe volte le fette di pane. Quest’operazione può infatti accorciare la vita della vostra padella antiaderente.
  • Non utilizzare utensili di metallo a diretto contatto con la piastra come pinze, palette e posate. Sono da preferire accessori in plastica o legno, oppure altri materiali che non graffino la superficie in teflon.
  • Infine, è molto utile affidarsi al ricondizionamento: questo processo consiste nell’ungere con olio vegetale la padella pulita e intiepidita con la fiamma al minimo. Assorbendo l’olio, le proprietà di antiaderenza saranno rinvigorite anche dopo un uso intensivo o anomalo.

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Scritto da Ginevra Caon

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