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“‘A sasiccia è ‘a mort d’ò friariello”: non c’è angolo di Napoli dove i cosiddetti friarielli, ossia le infiorescenze delle cime di rapa, non siano esaltati per il loro sapore particolare, soprattutto quando accompagnati dalla salsiccia: questa proverbiale accoppiata ricorre nello street-food, nella pizza, nei calzoni. Persino l’altura del Vomero, nella città partenopea, è noto come “ò colle d’ ‘e friarielle”.
Tipicamente italiana, la cima di rapa è coltivata, grazie all’emigrazione novecentesca, dagli Stati Uniti all’Australia, ma caratterizza fortemente la gastronomia popolare dell’Italia centro-meridionale, in particolare della Campania e della Puglia, dove quasi ogni cittadina cucina l’ortaggio in un modo differente.
Come cucinare le cime di rapa
Ricche di calcio, ferro e vitamine, le cime di rapa hanno anche un notevole apporto proteico. Sono, inoltre, poco caloriche e antiossidanti, l’acido folico che contengono le rende perfette per essere consumate in gravidanza e sono incredibilmente utili anche per contrastare l’astenia, ossia la stanchezza psico-fisica generalizzata.
Curiosi di scoprire come cucinare questi ortaggi ricchissimi di proprietà? Le cime di rape sono protagoniste in moltissime ricette della nostra tradizionale culinaria.
Torta salata con cime di rapa
Se amate le torte salate, vi stupirete di come questi ortaggi si accompagnano ai formaggi in numerose ricette di gustose quiche (Qui per vedere la ricetta nel dettaglio).
Cime di rapa stufate
Se, invece, siete alla ricerca di un piatto light, dove il sapore delle cime di rapa domini tutti gli altri, potrete prepararle “alla stufata” (Qui per vedere la ricetta nel dettaglio).
Orecchiette alle cime di rapa
La ricetta più caratteristica sono, però, le orecchiette con le cime di rapa, piatto tipico della Puglia e, più in particolare, del barese. La procedura è semplice: vi basterà soffriggerle con aglio e peperoncino, farle saltare in padella per qualche istante e poi aggiungere al soffritto le orecchiette già cotte e scolate. Qui per vedere la ricetta nel dettaglio.
Come pulire le cime di rapa
Prima di provare le varie ricette, ricordate che per ottenere l’ottimo sapore per cui sono famose, le cime di rapa devono aver raggiunto la giusta maturazione. Come riconoscerle? Diffidate di quelle che presentano infiorescenze aperte e parti giallognole, perché siano mature devono avere un forte colore verde, steli sodi e sottili e infiorescenze chiuse.
Avete acquistato le cime di rapa al giusto grado di maturazione, ma non sapete come pulirle? Eliminate gli steli duri e le foglie più spesse, selezionate le cimette più brillanti, scartando quelle più vecchie e, dopo averle sottoposte a un getto d’acqua corrente per eliminare eventuali residui di terriccio, le cime di rapa sono pronte per essere mangiate.
Come cuocere le cime di rapa
Avete pulito le vostre cime di rapa: non vi resta che cuocerle e, per farlo, potete seguire le più svariate modalità.
Cime di rapa bollite
Probabilmente, il metodo più diffuso è quello della bollitura: se siete curiosi, vi basterà immergere in una pentola piena d’acqua salata foglie, fiori e cimette per non più di dieci minuti.
Cime di rapa cotte al vapore
I più creativi, attratti dalla recente notorietà della cucina fusion, avranno forse assaggiato ricette orientali con le cime di rapa. La cottura a vapore, infatti, può essere una valida alternativa. Se avete a disposizione un cestello di paglia o di alluminio, vi basterà riempirlo con gli ortaggi e poggiarlo su una pentola d’acqua bollente per quindici minuti circa.
Cime di rapa cotte in padella
I più impegnati, invece, possono scegliere semplicemente di saltarle in padella: questo metodo è forse quello che esalta maggiormente il sapore delle cime, se particolarmente tenere.