Il lardo, al pari dello strutto, è un ingrediente che in passato veniva spesso utilizzato in cucina come alternativa all’olio o al burro, e che oggi viene consumato decisamente meno, spesso come salume o come ingrediente in preparazioni tradizionali, come la panissa vercellese, il minestrone alla milanese, lo stracotto alla piacentina e la classica polenta e osei veneta.
Il più famoso è sicuramente il Lardo di Colonnata: un gustoso salume a marchio IGP di produzione toscana, con il quale è possibile realizzare degli ottimi antipasti, come le bruschette con lardo, miele e noci e i crostini con lardo e pecorino, e dei primi piatti sostanziosi e ricchi di gusto, come le pappardelle al lardo.
Il lardo può essere acquistato intero, a fette, in panetto e persino sotto forma di crema da spalmare. In questa guida, vi spieghiamo come conservarlo al meglio in frigorifero, in modo tale che rimanga morbido, gustoso e aromatico il più a lungo possibile.
Come conservare il lardo in frigorifero
Se potete, acquistate un trancio di lardo intero: potrete all’occorrenza tagliarne la porzione che vi occorre e riporlo nuovamente in frigorifero, dopo averlo semplicemente avvolto con della pellicola o riposto all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
La cotenna e il sale creano uno strato protettivo che rallenta il processo ossidativo e consente di conservare il lardo in frigorifero per circa un mese: decisamente più a lungo del lardo tagliato a fette.
Tuttavia, mettiamo caso che abbiate acquistato un piccolo trancio di lardo e lo abbiate tagliato interamente a fette per servirlo su un tagliere di antipasti: in tal caso, potete riporre ciò che avanza all’interno di un contenitore a chiusura ermetica, oppure in un piatto coperto con della pellicola. Il lardo a fette può essere conservato in frigorifero per 1 giorno al massimo.