Gli agretti sono una pianta erbacea appartenente alla stessa famiglia delle bietole e degli spinaci, anche conosciuta come barba di frate per via delle sue foglie lunghe e sottili. Il sapore degli agretti è leggermente amaro, come intuibile dal nome stesso, mentre la consistenza varia in base al metodo di cottura.
Si possono eventualmente consumare anche crudi in insalata, ma spesso di opta per una breve cottura, così da addolcirne il sapore. Gli agretti sono apprezzati non solo per il loro sapore e la loro versatilità in cucina, ma anche per le ottime proprietà nutrizionali: sono infatti ricchi di vitamina C, ferro, calcio, fibre.
Gli agretti si possono cucinare in vari modi. Il metodo più semplice e diffuso consiste nel bollirli in acqua salata e condirli con olio e limone. In alternativa, si possono saltare in padella con olio e aglio o con acciughe e capperi. Gli agretti si prestano anche a essere usati per condire la pasta o per preparare frittate, torte salate, minestre e risotti.
Sapere come conservarli nel modo giusto è fondamentale, in quanto gli agretti sono molto delicati e si deteriorano facilmente. In questa guida, vi spieghiamo come conservare gli agretti cotti, in frigorifero o in freezer.
Come conservare gli agretti cotti
Vi avanzano degli agretti cotti o volete cucinarli in anticipo e congelarli? Le indicazioni da seguire sono molto semplici. Se volete conservarli in frigorifero dopo averli sbollentati, vi basterà lasciarli raffreddare e riporli all’interno di un contenitore a chiusura ermetica. Consigliamo di consumarli entro 2-3 giorni e condirli sul momento come preferite.
Per congelarli il procedimento è simile: sbollentateli (o se preferite cuoceteli al vapore) e lasciateli raffreddare completamente. Potete riporli all’interno di un apposito sacchetto, oppure in un contenitore a chiusura ermetica. In freezer la durata degli agretti è di 3 mesi al massimo. Potete scongelarli direttamente in padella oppure lasciarli scongelare lentamente in frigorifero per 12 ore.