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Cholent: ricetta ebraica dello stufato di carne
- Tempo di prep.: 10 minuti
- Tempo di cottura: 5 ore
- Tempo totale: 5 ore e 10 minuti
- Difficoltà: Semplice
- Dieta: Poco lattosio
Descrizione
Lo Shabbat è il giorno di riposo settimanale ebraico e coincide con il sabato: in questa occasione è usanza portare in tavola piatti cucinati il giorno precedente, tra cui il tradizionale Cholent. Si tratta di un secondo piatto molto saporito e sostanzioso, preparato con carne di manzo, fagioli, orzo e verdure. Richiede una lunga cottura a fuoco basso e viene fatto riposare 12 ore prima di essere servito: un po’ come la ribollita toscana, che il giorno seguente è ancora più buona! Scoprite subito la ricetta tipica dello Cholent!
Ingredienti
- 600 g di spezzatino di manzo;
- 150 g di fagioli rossi secchi;
- 150 g di orzo integrale;
- 250 g di pomodori pelati;
- 4 patate;
- 2 carote;
- 1 costa di sedano;
- 1 cipolla dorata;
- 1 cucchiaino di paprika dolce;
- 1 cucchiaino di cumino macinato;
- q.b. olio extravergine d’oliva;
- q.b. sale e pepe.
Istruzioni
- Scaldate un filo d’olio extravergine d’oliva sul fondo di un ampio tegame in coccio e unite tutti gli ingredienti: lo spezzatino, le verdure, i fagioli rossi ammollati per 12 ore e l’orzo sciacquato accuratamente.
- Unite anche le spezie e coprite con abbondante brodo caldo. Fate cuocere la zuppa al coperto per almeno 5-6 ore, mescolando gli ingredienti di tanto in tanto e aggiungendo altro brodo all’occorrenza.
- Al termine, lo Cholent è pronto per essere portato in tavola. Se volete gustarlo il giorno seguente, lasciatelo raffreddare, riponetelo in frigorifero e scaldatelo prima di servirlo.
Note
Lo Cholent viene preparato anche nella variante con carne di pollo e riso, tipica della cucina ebraica sefardita. Chi segue una dieta vegetariana, può aumentare la quantità dell’orzo e dei fagioli, utilizzandone anche diverse varietà contemporaneamente.
Ma se nella foto ci sono uova e foglie d’alloro, perché nella ricetta non sono indicate? Avete copiato la ricetta da una parte e la foto da un’altra? Ma dai.