Se c’è una città che più di altre ha dato il suo contributo a formare la cucina tradizionale Italiana, con creatività e buon gusto, quella è sicuramente Napoli.
Quindi, abbiamo pensato di proporre un menù per il cenone di capodanno che omaggiasse la cultura, i colori e il calore del capoluogo campano e il suo popolo.
Se è vero che il Natale napoletano si contraddistingue per la sua sobrietà, il cenone di fine anno, invece, è famoso per essere abbondante e sopra le righe. La regola principe è che il menu di capodanno deve essere al 100% a base di pesce.
Antipasti
La parola d’ordine per gli antipasti secondo la tradizione napoletana è freschezza. Gli antipasti consistono in grandi portate cariche di tutti i frutti di mare:
- cannolicchi;
- ostriche;
- salmone marinato;
- datteri di mare;
- vongole;
- tartufi;
- caviale.
Tutto rigorosamente freschissimo e crudo. Non mancherà certamente il limone, solo ingrediente permesso, da spremere con le mani sopra ogni frutto prima di gustarlo. Non può mancare un buon vino bianco frizzante e ben stemperato.
Primi piatti
Può mancare la pasta in una tavola italiana? Certamente no, meno che mai in un tradizionale cenone di capodanno napoletano. I crostacei la fanno da padrone: spaghetti o linguine ai frutti mare o magari con l’astice. Immaginiamo che possa sembrare macabro, però l’astice deve entrare in cucina, più che fresco, ancora vivo. Poi ancora vermicelli alle vongole al verde o con gamberoni in salsa rossa.
Non è raro trovare a tavola la sera di capodanno i ravioli di cernia o una lasagna di pesce spada. Il tutto accompagnato da un Berlucchi stemperato o comunque un altro vino bianco, purché sia fermo, secco e fresco.
Secondi e contorno
La tradizione napoletana per i secondi predilige la frittura. Sia questa di paranza, baccalà o capitone, anche servito marinato o in umido in salsa rossa e piccante. Anche l’aragosta viene impanata e fritta. In alternativa o semplicemente in aggiunta, stoccafisso in bianco con olive o la classica orata al forno con patate. I secondi piatti si accompagnano tradizionalmente con un Greco del Tuffo bianco.
Il contorno, sempre nella tradizione napoletana è di due tipi: broccoli al limone o insalata di rinforzo.
In particolare i broccoli al limone non possono mancare nel menu. Questo contorno completa la portata e serve per spezzare i sapori da un piatto all’altro per apprezzare al meglio tutte le sfumature di gusto.
Dessert
“‘O passatiempo” e “‘e ciocciole“, sono i dolci che vengono serviti tradizionalmente alla fine del cenone. I nomi sono pittoreschi, ma si tratta semplicemente di frutta secca. Quindi arachidi, datteri, noci, fichi secchi e quant’altro. È interessante sapere come il nome con il quale si usa chiamare le noccioline in napoletano, deriva dal termine schiocco, ossia, il rumore che fa la buccia quando viene schiacciata.
Naturalmente accompagnate da un buon Passito.
Il menù della cena di Capodanno a Napoli non finisce così, perché allo scoccare della mezzanotte e dopo tutto quel pesce, si serve il cotechino con le lenticchie. È tradizione e si sa, la tradizione va onorata, soprattutto quando quest’ultimo piatto rappresenta il buon auspicio per l’anno nuovo che è arrivato. I commensali saranno messi a dura prova, ma questa è Napoli e la sua cultura.