Quanti tipi di cavolo esistono? Ecco i più noti

Conoscete tutte le varietà di cavolo? Scoprite allora quali sono i tipi più noti!

Il cavolo è un ortaggio a foglia verde spesso protagonista delle ricette della cucina italiana sia come contorno che come primo piatto. Ma sapete quanti tipi di cavolo esistono? Scopriamo tutte le varietà e come usarlo al meglio in cucina.

Tutti i tipi di cavolo: varietà e come usarlo in cucina

Il cavolo, amato e anche odiato, soprattutto dai bambini, è un ortaggio ricco di antiossidanti, fibre, vitamine (in particolare modo la vitamina C e il gruppo B) e sali minerali tra cui calcio, potassio e fosforo. Per il 90% sono composti d’acqua per cui i cavoli sono anche utili per le loro proprietà depurative, in più hanno pochi grassi e pochi zuccheri. Ma vediamo quali sono i tipi di cavolo esistenti, dai più famosi agli sconosciuti.

Cavolo cappuccio verde

Tra i tipi più noti di cavolo c’è il cavolo cappuccio verde, super colorato, usato per preparare i crauti. Si può consumare sia cotto che crudo in insalata, è ricco di sali minerali, soprattutto potassio. Il nome deriva dalle foglie esterne verdi brillanti e la sua stagione ideale va da ottobre fino a marzo/aprile.

Cavolo cappuccio rosso

Questa tipologia di cavolo ha una forma tondeggiante simile a quella del suo simile verde ma le foglie rosse che tendono al viola. È particolarmente ricco di vitamina C e si può usare sia nelle insalate che nei primi come i risotti, dalle vellutate ai contorni vegetariani.

Cavolo nero toscano

Questo cavolo nero è caratterizzato da lunghe e sottili foglie verdi scure, per questo è anche chiamato cavolo senza testa. Molti lo conosceranno come ingrediente della ribollita ma si usa anche per lo stufato, nel pesto, nella vellutata, nel cous cous e anche crudo in insalata.

Cavolo bianco

E’ tra i tipi di cavolo più conosciuti e usati in cucina quello bianco, da usare sia nella pasta sia nelle vellutate, nelle polpette o nella classica giardiniera. Le foglie esterne proteggono il cuore dai raggi solari e fanno sì che non si sviluppi la clorofilla. La sua stagione migliore è l’inverno.

Cavolo verde

Il cavolo verde, invece, prende il colore dalla clorofilla. Ne esistono anche varietà locali come il cavolfiore verde di Macerata. Si trova facilmente in inverno e si presta bene a varie ricette. Si può mangiare anche crudo e così mantiene inalterate tutte le sue proprietà e benefici.

Cavolo viola

In Sicilia ne è esiste una varietà locale che per sapore è particolarmente adatta a essere cotta in pastella, gratin o al forno. Il cavolo viola è ricco di vitamina C e antociani, sostanze responsabili del colore di questo cavolfiore così come delle sue importanti proprietà antiossidanti.

Cavolo cinese

E’ il cavolo tipico della cucina asiatica ma si sta diffondendo anche in Europa. Il cavolo cinese lo trovate negli involtini, nell’anatra ai cinque aromi, nella zuppa di polpette, nell’insalata di pollo vietnamita, negli spaghetti freddi coreani. In più è l’ingrediente che, lasciato fermentare, costituisce il piatto coreano forse più famoso, il Kimchi. Contiene poche calorie ma è una bomba per quando riguarda la vitamina C e A e i sali minerali.

Scritto da Chiara Sorice

Lascia un commento

Antipasti vegetariani e di carne per la vigilia di Natale

Come cucinare l’entrecôte: consigli e segreti per un piatto perfetto

Leggi anche