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Un classico della cucina romana
I carciofi alla giudia sono una delle preparazioni più iconiche della cucina romana. Questo piatto, che affonda le radici nella tradizione ebraico-romanesca, è caratterizzato da carciofi fritti, croccanti e dorati, che vengono serviti come antipasto o contorno. La ricetta originale prevede l’uso di carciofi aperti a fiore, che vengono fritti in olio caldo fino a diventare irresistibilmente croccanti. Tuttavia, lo chef milanese Claudio Sadler ha deciso di reinterpretare questo piatto, aggiungendo un tocco di modernità e creatività.
La reinterpretazione di Claudio Sadler
Lo chef Sadler ha creato una versione innovativa dei carciofi alla giudia, arricchendoli con ingredienti insoliti e tecniche moderne. Al centro del piatto, Sadler adagia una maionese alla liquirizia, che conferisce un sapore unico e sorprendente. Inoltre, utilizza un tuorlo d’uovo gelificato, ottenuto congelando le uova per 36 ore, per aggiungere una consistenza interessante al piatto. La quinoa saltata con olio all’aglio, salsa di soia e Cynar completa la preparazione, offrendo un contrasto di sapori e texture che rende il piatto ancora più intrigante.
Ingredienti e preparazione
Per preparare i carciofi alla giudia secondo la ricetta di Claudio Sadler, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali. Inizialmente, le uova devono essere riposte nel congelatore per circa 36 ore. Una volta pronte, si sgusciano e si conservano solo i tuorli, che si saranno gelificati. I carciofi vanno puliti e cotti in una casseruola con olio, aglio e vino bianco, fino a diventare teneri. Successivamente, si prepara un olio all’aglio, soffriggendo una testa di aglio in olio extravergine, e si lessa la quinoa. Infine, i carciofi vengono aperti e fritti in olio di arachidi, per poi essere serviti con la quinoa, la maionese alla liquirizia e i tuorli gelificati. Questo piatto non solo è un omaggio alla tradizione, ma rappresenta anche un’evoluzione della cucina romana, capace di sorprendere e deliziare i palati più esigenti.