Il burro fa male? Tutta la verità

Volete sapere la verità sul burro? Scoprite tutto quello che c'è da sapere, se fa davvero male.

Il burro è uno degli alimenti, non solo condimenti, più discussi in cucina. Tra chi lo enfatizza e chi invece ne apprezza i benefici, scoprite tutta la verità e soprattutto se fa davvero male!

La verità sul burro, fa davvero male? Benefici e rischi

Ma è davvero così rischioso per la salute assumere il burro? Un alimento perennemente discusso, tra chi ne esalta il sapore e i benefici e chi invece lo demonizza, perché si pensa che faccia male? Il motivo principale è l’elevato apporto di grassi saturi. Tuttavia, se consumato con moderazione e all’interno di una dieta equilibrata, il consumo di burro può avere anche effetti positivi.

Fa davvero male allora? Le linee guida non suggeriscono di eliminare il burro dall’alimentazione ma consigliano di limitarne l’assunzione e di alternarlo con altre fonti di grassi. Il principale problema del burro è come detto il suo alto contenuto di grassi saturi, che secondo le linee guida LARN non devono superare il 10% dell’apporto energetico giornaliero per gli adulti. Un eccesso di grassi saturi nella dieta è, infatti, associato a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari.

Benefici del burro

Sono tanti anche i benefici del burro: contiene anche acidi grassi a catena corta, come il butirrico, che sono salutari per il benessere intestinale, poiché nutrono le cellule del colon e ne migliorano il funzionamento. Inoltre, è una buona fonte di vitamine liposolubili, come le vitamine A, D, E e K, essenziali per la salute della pelle, della vista e delle ossa. Non solo il burro le contiene, ma ne favorisce anche l’assorbimento. È anche una fonte di minerali come fosforo, potassio, calcio e sodio.

Il burro aumenta il colesterolo cattivo?

E’ pur vero che secondo i nutrizionisti il burro aumenta il colesterolo cattivo, per cui moderare l’assunzione di burro e controllare l’etichetta dei prodotti è fondamentale per non superare il limite giornaliero massimo di 300 mg al giorno di colesterolo. Un’elevata assunzione di grassi saturi nella dieta è associata da diversi studi a concentrazioni ematiche più elevate di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), un fattore di rischio stabilito per la malattia coronarica.

C’è chi allora dovrebbe evitare il burro, o perlomeno dovrebbe limitarlo, parliamo di chi soffre di ipercolesterolemia. Il consumo di burro aumenta il colesterolo totale e l’LDL rispetto all’olio d’oliva. Per le persone con ipercolesterolemia, il consumo di burro dovrebbe essere ridotto al minimo.

Tuttavia, un’assunzione moderata può essere accettabile nella dieta di chi ha livelli normali di colesterolo. Anche chi soffre di patologie cardiovascolari, è in sovrappeso oppure obeso dovrebbe evitarlo o limitarne il consumo. In generale, all’interno di una dieta varia ed equilibrata, si consiglia di non superare i 5-10 grammi di burro al giorno.

Scritto da Chiara Sorice

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