Sono molteplici le tradizioni contadine che ancora oggi portiamo nel cuore. La sapienza, il rispetto delle materie prime, la saggezza forgiata dal duro lavoro e dal sacrificio sono solo alcuni degli elementi che rendono così speciali le preparazioni contadine.
E’ il caso, per esempio, dei Biligòcc: delle gustose castagne essiccate tipiche della zona di Bergamo che rappresentano il riassunto di una vita di sacrifici e di stenti. Questi frutti, infatti, venivano consumati prevalentemente in tempo di guerra, quando le risorse scarseggiavano e c’era bisogno di sfamarsi con quello che si aveva.
Le castagne, inoltre, hanno da sempre costituito un ingrediente fondamentale nella cucina povera: grazie a queste, infatti, è possibile preparare zuppe, polenta, e tanti altri deliziosi piatti che fanno parte della tradizione sia bergamasca che italiana.
Biligòcc: come si fanno
La preparazione di queste castagne è molto particolare. Innanzitutto, è importante fare una prima selezione delle castagne migliori da raccogliere: questo processo preliminare e di fondamentale importanza, viene fatto in pieno autunno. Le varietà più adatte per questa preparazione, sono le ”ostane” e le ”careane”.
Le castagne vengono raccolte in sacchi di juta e portate in una struttura alta due metri dal suolo; queste, poi, vengono poste su apposite griglie, dove avviene l’essiccazione vera e propria. Questa pratica antica ancora oggi viene utilizzata: senza l’indispensabile secadùr, infatti, non è possibile ottenere l’effetto che si desidera.
Sotto alle griglie viene attizzato un fuoco rigorosamente con legno di castagno, che una volta acceso produce il fumo necessario per affumicare le castagne.
Queste, restano avvolte per trenta giorni, e vengono regolarmente rimestate al fine di garantirne una cottura uniforme. L’eccessiva durata della cottura fa in modo che tutti gli aromi penetrino all’interno del frutto stesso.
L’ultimo passaggio fondamentale, è quello di bollirle in grossi pentoloni in circa centocinquanta litri d’acqua. Poi è necessario passarle in acqua fredda al fine di raggrinzirle a dovere.
Le castagne, una volta raccolte, vengono poi passate leggermente in olio, al fine di conferir loro lucentezza.
Questi frutti, inoltre, vengono venduti sia sfusi che in simpatiche collane particolarmente decorative.
Origine
Queste castagne hanno origine nella zona del bergamasco: nella frazione di Poscante, infatti, i boschi erano pieni di castagneti.
Ancora oggi, a Casale Albino (una zona che si trova tra Bergamo e Lago d’Iseo) si organizzano delle interessanti sagre dove è possibile gustare appieno questa magnifica preparazione.
Nonostante siano passati anni, è possibile fare un tuffo nel passato, e gustare un prodotto unico nel suo genere.
Anche se oggi la coltivazione della castagna è andata via via a perdersi, è possibile recarsi nei luoghi ove questo frutto veniva un tempo massicciamente coltivato, ed è possibile vedere quel che resta degli antichi essiccatoi che si ergono tutt’oggi come orgogliosa testimonianza di un lavoro ricco di soddisfazioni, sacrifici, fatica e rispetto per il territorio nostrano.
In definitiva, quindi, è possibile affermare che ci sono delle tradizioni destinate a permanere nella mente e nel cuore di chi sa ancora dare un senso alle cose di una volta.
Nonostante l’incedere spietato e talvolta spaventoso della tecnologia, è possibile ancora assaggiare quelle che sono le antiche preparazioni che hanno visto trascorrere mesi, anni, guerre e vicissitudini umane.