Per chi cerca soluzioni pratiche e veloci per un pranzo o uno spuntino dell’ultimo minuto, avere una discreta scorta di salumi in frigorifero può fare la differenza. Basta qualche fetta di prosciutto, salame o mortadella per prepararsi un panino al volo o imbastire in soli 5 minuti un aperitivo da condividere con gli amici. Insomma, se c’è un ingrediente a cui è difficile rinunciare, quello è proprio l’affettato: del resto, la varietà non manca, ed è proprio il caso di dire che ce n’è per tutti i gusti. Persino chi segue una dieta vegetariana o vegana oggi può trovare al bancofrigo una varietà niente male di affettati a base vegetale, dall’aspetto, consistenza e sapore sempre più simili agli originali a base di carne. Ma quanto tempo dura l’affettato in frigorifero? Conservarlo correttamente è fondamentale per essere certi di portare in tavola un prodotto sicuro e di qualità. Ecco qualche semplice regola da seguire.
Quanto dura l’affettato in frigo?
Gli affettati piacciono tanto non solo per la loro versatilità, ma anche e soprattutto per il loro gusto unico. Abbinati a una selezione di formaggi e del pane sono di una prelibatezza impareggiabile. Salame, salsiccia, mortadella, prosciutto cotto e crudo, speck e bresaola: sono solo alcuni degli affettati più amati, ma percorrendo da nord a sud la Penisola se ne possono scoprire tanti altri.
Il fatto che ci sia così tanta varietà è da tenere a mente, in quanto non esiste un’unica regola per conservare i salumi: ogni affettato ha i suoi tempi, che dipendono in gran parte dal grado di stagionatura e dal tasso di umidità.
In genere, l’affettato sottovuoto può essere conservato in frigorifero fino alla data di scadenza impressa sulla confezione, a patto che la vaschetta rimanga perfettamente sigillata. Dopo l’apertura è bene consumare l’affettato entro 3-4 giorni.
Se avete acquistato dei salumi interi o in tranci e decidete di affettarli in casa, riponeteli all’interno di un contenitore a chiusura ermetica e consumateli entro pochi giorni.