Le tradizioni culinarie bresciane durante le festività

Scopri tre ricette bresciane da preparare durante le festività natalizie.

Le radici della cucina bresciana

La cucina bresciana è un tesoro di sapori e tradizioni che si tramandano da secoli. Durante le festività, questo patrimonio culinario si arricchisce di piatti che raccontano storie e leggende legate al territorio. Ogni ricetta è un viaggio nel tempo, un modo per celebrare le tradizioni e riunire le famiglie attorno a tavole imbandite. In questo articolo, esploreremo tre piatti iconici della tradizione bresciana, perfetti per le celebrazioni natalizie.

Tartare secondo la tradizione

Iniziamo con la tartare, un piatto che, sebbene possa sembrare semplice, richiede una preparazione attenta e una selezione di ingredienti di alta qualità. Alessandro Lanzani, chef di Lanzani Bottega e Bistrot, ci svela il segreto della sua tartare, seguendo le indicazioni del padre Battista. La scelta della carne è fondamentale: deve essere fresca e di provenienza certa. La tartare viene condita con olio extravergine d’oliva, limone e spezie, creando un equilibrio di sapori che esalta la qualità della carne. Questo piatto è perfetto per iniziare un pranzo festivo, stimolando l’appetito e preparando il palato a piatti più sostanziosi.

I casoncelli alla bresciana

I casoncelli sono un altro simbolo della cucina bresciana, un piatto che non può mancare durante le festività. Il Nuovo Nando, un ristorante storico, ci guida nella preparazione di questa specialità. I casoncelli sono ravioli ripieni di carne, pane grattugiato, formaggio e spezie, serviti con burro fuso e salvia. La preparazione richiede tempo e pazienza, ma il risultato è un piatto ricco di sapore e tradizione. Ogni morso racconta la storia di una cucina che valorizza gli ingredienti locali e le ricette tramandate di generazione in generazione. I casoncelli sono un vero e proprio comfort food, perfetti per le cene in famiglia durante le festività.

Capunsei sensa ali: una storia di creatività

Infine, non possiamo dimenticare i capunsei sensa ali, una versione vegetariana del cappone ripieno. Marco Porteri, chef dell’omonimo ristorante, ci racconta la storia di questo piatto, nato dalla necessità di reinventare una ricetta tradizionale. La leggenda narra di un cappone ucciso la notte di Natale e di una donna che, per non sprecare il ripieno già pronto, decise di sostituire la carne con le verze. Questo piatto, preparato con un condimento di salsa di pomodoro, è diventato un simbolo della cucina bresciana, un esempio di come la creatività possa dare vita a nuove tradizioni. I capunsei sensa ali sono un piatto che celebra la convivialità e la condivisione, perfetto per le tavole natalizie.

Scritto da Redazione Food Blog

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