L’andamento dei prezzi delle verdure in Almeria: melanzane e peperoni sotto i riflettori

Le variazioni climatiche influenzano i costi delle verdure, con impatti significativi sulla produzione.

Le melanzane: un prodotto vulnerabile ai cambiamenti climatici

Negli ultimi mesi, i produttori di ortaggi di Almeria hanno assistito a un significativo aumento dei prezzi delle melanzane, che hanno superato i 2 euro al chilogrammo. Questo incremento è stato attribuito a un novembre particolarmente caldo, seguito da un brusco abbassamento delle temperature. Secondo Dimitri Calabrese della Hortoverde, la melanzana è stata la verdura più colpita da queste fluttuazioni climatiche. Quando le temperature scendono, la pianta interrompe la sua crescita, portando a una riduzione della produzione.

Inoltre, le giornate nuvolose possono causare la caduta dei fiori, aggravando ulteriormente la situazione. Questo fenomeno spiega perché i prezzi delle melanzane tendano a raggiungere picchi elevati durante l’anno. Tuttavia, quando i costi all’origine superano i 3 o 4 euro al chilogrammo, il consumo tende a fermarsi, rendendo difficile la commercializzazione del prodotto.

Pomodori marocchini: una nuova sfida per i produttori locali

Un altro aspetto interessante riguarda i pomodori. A differenza delle stagioni precedenti, il virus ToBRFV non sembra preoccupare i produttori quest’anno, e la campagna sta procedendo bene in termini di volumi. Tuttavia, si osserva una crescente presenza di pomodori marocchini sugli scaffali dei supermercati italiani. Fino a poco tempo fa, questi pomodori non erano accettati da tutte le catene, ma ora sempre più discount stanno collaborando con fornitori marocchini.

Nonostante ciò, le catene di supermercati continuano a preferire i prodotti locali e spagnoli, il che potrebbe rappresentare una sfida per i pomodori importati. La competizione tra prodotti locali e importati potrebbe influenzare ulteriormente i prezzi e le scelte dei consumatori.

Peperoni e parassiti: un anno difficile per i coltivatori

Per quanto riguarda i peperoni, l’inizio della stagione calda ha avuto un impatto negativo sui primi raccolti, con problemi di qualità segnalati da alcuni coltivatori. Tuttavia, la vera preoccupazione è rappresentata dal parassita Thrips parvispinus, che sta diventando un problema serio per i produttori. Se non si troveranno soluzioni efficaci per il controllo integrato di questo parassita, molti coltivatori potrebbero decidere di non piantare peperoni nella prossima stagione.

Le temperature più basse previste potrebbero ridurre le popolazioni di tripidi nelle serre di Almeria, ma l’incidenza del parassita è stata più alta rispetto ad altre stagioni, portando a sradicamenti di lotti danneggiati. I danni causati da questo parassita si manifestano con macchie scure sulla superficie dei peperoni, rendendo difficile la vendita del prodotto fresco. Per affrontare questa situazione, la Hortoverde ha sviluppato una linea di prodotti di classe II per i clienti che accettano peperoni danneggiati, indirizzando così la produzione verso l’industria, dove i prezzi sono significativamente più bassi.

Impatto delle condizioni climatiche sulle coltivazioni

Infine, è importante notare che eventi climatici estremi, come la grandinata avvenuta a fine ottobre, hanno colpito diverse colture nella regione. I coltivatori danneggiati stanno già considerando di estirpare i peperoni per poter piantare angurie nella prossima stagione. Questa strategia potrebbe essere necessaria per garantire la sostenibilità delle loro attività in un contesto di crescente incertezza climatica.

Scritto da Redazione Food Blog

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