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Origini del pan meino
Il pan meino, conosciuto anche come pan de mej nel dialetto milanese, è un dolce che affonda le sue radici nella tradizione contadina della Lombardia. La sua preparazione è storicamente legata al 23 aprile, giorno di San Giorgio, un momento significativo per le comunità locali. Questo dolce, inizialmente preparato con farina di miglio e fiori di sambuco, ha subito nel tempo diverse reinterpretazioni, mantenendo però intatta la sua essenza.
Ingredienti e varianti
Oggi, la ricetta del pan meino prevede l’uso della farina di mais, che conferisce al dolce una consistenza friabile e leggera. Tra le varianti più celebri, spicca quella proposta dallo chef Carlo Cracco, che sostituisce i fiori di sambuco con l’anice, creando un sapore unico e avvolgente. Questo dolce è perfetto per essere gustato in diverse occasioni: al mattino accompagnato da un bicchiere di latte, nel pomeriggio con panna al caffè, o dopo cena con un bicchiere di passito.
La ricetta del pan meino
Per preparare il pan meino, è fondamentale seguire alcuni passaggi chiave. Prima di tutto, è consigliabile togliere il burro dal frigorifero almeno un’ora prima di utilizzarlo. Una volta ammorbidito, il burro va lavorato con lo zucchero, l’anice e un pizzico di sale, senza montarlo completamente. Successivamente, si incorporano le uova, una alla volta, e si uniscono le farine setacciate con il lievito. Il composto ottenuto va versato in una tasca da pasticciere e utilizzato per formare dischi di circa 10 cm di diametro.
Prima di infornare, è importante cospargere la superficie dei dischi con abbondante zucchero a velo e lasciarli riposare sulla teglia per circa 20 minuti. La cottura avviene a 150 °C per 20 minuti, fino a ottenere una doratura perfetta. Il risultato finale è un dolce che non solo è delizioso, ma porta con sé la storia e la tradizione di una regione ricca di cultura gastronomica.