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Un patrimonio vinicolo da riscoprire
Il Lambrusco, vino simbolo dell’Emilia-Romagna, sta vivendo un momento di grande riscoperta. Con oltre 170 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, è il secondo vino italiano più venduto al mondo, subito dopo il Prosecco. Tuttavia, la sua notorietà è spesso limitata alle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Mantova, mentre nel resto d’Italia è ancora poco conosciuto. Negli ultimi anni, però, il Lambrusco ha iniziato a conquistare anche i palati più esigenti, grazie a una nuova generazione di produttori che sta riscoprendo le sue potenzialità.
Un’evoluzione nel metodo di produzione
Tradizionalmente, il Lambrusco è stato considerato un vino da pasto, spesso associato a momenti di convivialità e lavoro. Oggi, però, il panorama è cambiato. I produttori stanno sperimentando metodi di vinificazione più sofisticati, come il metodo classico e la rifermentazione in bottiglia, che stanno portando alla creazione di vini di alta qualità. Questo cambiamento è supportato dal Consorzio Tutela Lambrusco, che dal 2021 rappresenta otto denominazioni DOC e IGT, promuovendo la versatilità e la qualità di questo vino.
Il Lambrusco e la gastronomia contemporanea
La versatilità del Lambrusco lo rende un compagno ideale per una vasta gamma di piatti. Dalla cucina emiliana, ricca di sapori e tradizioni, fino a piatti etnici e pizze, il Lambrusco si adatta a molteplici occasioni di consumo. Grazie alla sua bassa gradazione alcolica e alla freschezza, è particolarmente apprezzato dai consumatori più giovani, che cercano vini leggeri e frizzanti. Inoltre, il Lambrusco sta guadagnando attenzione anche nei mercati esteri, come gli Stati Uniti, dove i vini secchi stanno riscontrando un crescente interesse.
Innovazione e sostenibilità nel settore vinicolo
Negli ultimi anni, l’innovazione ha preso piede anche nel packaging e nella sostenibilità. Cantine come Ceci hanno introdotto bottiglie di alluminio riciclabili, mantenendo la qualità del vino e rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento all’ambiente. Inoltre, la produzione biologica sta guadagnando terreno, con vini premiati per il loro eccellente rapporto qualità-prezzo. Questi sviluppi non solo migliorano l’immagine del Lambrusco, ma lo posizionano anche come un vino di qualità, capace di competere con le più rinomate denominazioni italiane e internazionali.