Il cioccolato bianco: storia, produzione e qualità

Un viaggio tra storia, produzione e come riconoscere un buon cioccolato bianco

Origini e produzione del cioccolato bianco

Il cioccolato bianco, spesso considerato un prodotto di nicchia, ha una storia affascinante che risale a oltre due secoli fa. La sua produzione inizia nel 1828, quando l’olandese Coenraad Johannes van Houten brevetta un metodo per separare il burro di cacao dalla polvere di cacao. Questo processo rivoluzionario ha aperto la strada a nuove creazioni nel mondo del cioccolato. Nel 1847, i fratelli Fry realizzano la prima barretta di cioccolato, mentre nel 1867 Henri Nestlé sintetizza il latte in polvere, un ingrediente chiave per il cioccolato al latte.

Il cioccolato bianco, come lo conosciamo oggi, nasce dall’unione di burro di cacao, latte in polvere e zucchero. La sua produzione è legata a un surplus di burro di cacao e latte in polvere, utilizzati per creare un prodotto dolce e cremoso. La prima tavoletta di cioccolato bianco viene commercializzata in Europa nel periodo tra le due guerre mondiali, ma è nel dopoguerra che il suo consumo esplode, grazie anche al lancio della Alpine White Chocolate Bar da parte di Nestlé.

Ingredienti e qualità del cioccolato bianco

Per riconoscere un buon cioccolato bianco, è fondamentale prestare attenzione agli ingredienti. Un prodotto di qualità deve avere il burro di cacao come primo ingrediente, seguito da latte e zucchero. La presenza di burro di cacao naturale, non deodorizzato, è un segnale positivo, poiché mantiene le caratteristiche aromatiche del cacao. I migliori cioccolati bianchi provengono da varietà pregiate, come il burro di cacao del Madagascar, noto per il suo profilo aromatico complesso.

Un altro aspetto importante è l’uso della vaniglia. La vaniglia naturale, come quella di Tahiti o Bourbon, arricchisce il sapore del cioccolato bianco, mentre l’uso di aromi artificiali è da evitare. Inoltre, è bene controllare l’eventuale presenza di grassi vegetali aggiunti, che possono compromettere la qualità del prodotto. Un buon cioccolato bianco non deve mai apparire completamente bianco, ma piuttosto di un colore avorio, con sfumature che variano dal giallo al color sabbia.

Valori nutrizionali e utilizzi in cucina

Il cioccolato bianco è un prodotto calorico, con circa 530 calorie per 100 grammi, leggermente superiore al cioccolato fondente e simile a quello al latte. Sebbene non contenga teobromina, lo zucchero in esso presente lo rende inadatto a chi soffre di ipertrigliceridemia. Tuttavia, il cioccolato bianco trova ampio utilizzo in pasticceria, dove viene impiegato in mousse, ganache e dolci vari.

Negli ultimi anni, si è assistito a un’interessante evoluzione nell’uso gastronomico del cioccolato bianco, che viene abbinato a ingredienti salati come crostacei e verdure. Questa tendenza innovativa dimostra come il cioccolato bianco possa essere un ingrediente versatile e sorprendente in cucina, capace di esaltare piatti sia dolci che salati.

Scritto da Redazione Food Blog

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