Vino per accompagnare la paella: i nostri consigli

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La paella è un piatto che non fa parte della tradizione italiana, per quanto mediterranea, e spesso ci si domanda con quale vino è meglio accompagnarla.

Innanzitutto, cerchiamo di capire cosa sia la paella, perché per poter abbinare bisogna conosce bene gli ingredienti del piatto e vediamo con quale vino accompagnare la paella.

Scegliere il giusto vino è un’arte e i ristoratori lo sanno bene. Sbagliare l’accostamento di un vino con le caratteristiche del gusto di un piatto potrebbe significare andare in contro a una cattiva esperienza sensoriale. Certamente è anche una questione di gusti personali che derivano dall’educazione e dalla cultura alla quale si è legati.

Un vero amante della cucina e del vino però sa farsi consiliare e ama fare nuove esperienze, in quello che è, senza ombra di dubbio, uno dei maggiori piaceri della vita.

Origine e tipi di Paella

La Paella è un piatto della tradizione spagnola, conosciuto e servito in tutto il mondo. A partire dalla ricetta originale la cui invenzione o scoperta secondo alcuni risale a circa due secoli e mezzo fa, la Paella è stata oggetto di continui aggiustamenti e tal volta rielaborazioni fantasiose.

Noi italiani lo sappiamo bene cosa succeda ad un piatto quando la sua ricetta viene espatriata.

Le sue caratteristiche vengono mischiate al gusto popolare del posto, dando origine a un nuovo piatto con risultati bisogna dire non sempre dei migliori. In terra spagnola ci sono diversi tipi di Paella che, a partire dalla Paella classica, ossia la “valenciana“, sono state rielaborate secondo la tradizione regionale. Vediamo quali sono e qual è l’abbinamento di vino più opportuno per degustarle.

Vino per accompagnare la paella

La Paella “valenciana” è la ricetta originale. Si tratta di un piatto contadino, con sapori forti che richiamano la terra, la cui origine è dovuta alla necessità dei lavoratori di alimentarsi con un piatto sostanzioso che gli desse energia per affrontare un duro e lungo giorno di lavoro nei campi.

Gli ingredienti base sono: riso, carne di pollo o coniglio, chiodi di garofano, legumi di stagione, pomodoro, fagiolini o fave verdi, “pimieton” dolce, olio di oliva, sale e zafferano. La Paella “valenciana” si sposa bene con un vino rosso corposo e fermo come il Cannonau di Sardegna o un rosso Syrah Siciliano da servire stemperato nelle stagioni calde e a temperatura ambiente in quelle fredde.

Paella di “marisco”: questa Paella è la versione di mare la cui rielaborazione è tradizionalmente attribuita alla cultura culinaria di Alicante. La base è la stessa della “valenciana” però si sostituisce la carne con gamberi, frutti di mare quali vongole e cozze, cicale, calamari o seppie e il pesce del posto. La paella di “marisco” è un piatto di mare estivo e quindi si sposa bene con vini bianchi freschi, preferibilmente fermi. Un moscato di Terracina, un vermentino di Sardegna, ma anche un Chianti bianco classico.

Paella mista: la paella mista è una ricetta ambiziosa in quanto cerca di combinare sapori di terra con sapori di mare. Carne e pesce convivono nello stesso piatto. La paella mista si ottiene unendo la “valenciana” con quella di “marisco”.

Accostare un vino a questo piatto non è semplice. Qua il gusto personale la fa da padrone. Proponiamo un rosato dei Castelli Romani, leggero in gradazione e gusto per lasciare spazio all’esplosione di sapori di questo piatto.

Paella negra: la paella negra è sempre un piatto di mare. Si prepara sulla base della paella di “marisco” con aggiunta di tinta di calamaro o meglio seppia. Il piatto finito somiglia la nostro risotto di mare al nero di seppia appunto.

La consistenza è molto più densa rispetto alla paella classica che più vicina a una zuppa. Con questa paella un rosso delicato è l’ideale per non coprire il sapore caratteristico. Pensiamo a un Rosso del Lazio, un Sangiovese o anche un Montepulciano d’Abruzzo.

Paella vegetariana: la paella vegetariana è sicuramente la versione più moderna pensata per tutte quelle persone che non mangiano animali. Molte le versioni, una ricetta possibile potrebbe essere: riso, carciofi, asparagi, olive verdi e nere, funghi, palmitos (il cuore della palma, ha la consistenza e il sapore simile al cuore del carciofo), fagiolini, peperoni dolci, prezzemolo, olio di oliva, sale e zafferano. Per il vino siamo fermamente convinti che niente si sposi meglio di un Prosecco Veneto.

Ma in generale un vino bianco gentile, di bassa gradazione, si sposa bene.