Alessandro Borghese incorona il ristorante Veranda come miglior ristorante di Milano.
Lo chef, sempre alla ricerca di nuove gemme culinarie in giro per l’italia ci fa scoprire un piccolo pezzo di Russia.
Il nuovo anno porta con se una nuova stagione di 4 Ristoranti, l’ormai noto programma televisivo condotto da Alessandro Borghese. Lo chef ci porta di puntata in puntata in giro per l’Italia, alla scoperta dei migliori ristoranti della stessa zona. La prima puntata del 2019 è partita con il botto, in diretta su Sky Uno la quinta stagione è cominciata infatti proprio dalla ricerca del miglior Cenone di Capodanno di Milano.
La ricerca dello staff di Borghese però non si è limitata ai classici ristoranti milanesi, anzi si è allontanato di molto dalla tradizionale cena a base di cotechino, lenticchie e spumante. Lo chef, per questa occasione speciale, ha ben pensato di far gareggiare tra loro quattro ristoranti etnici di Milano. Scelta azzardata o solo al passo con i tempi? Ormai molti giovani e non, decidono di trascorrere le ricorrenze e le festività assaggiando piatti che si allontanano da quelli della tradizione italiana, spaziando dal classico sushi alla cucina uzbeka.
Un modo di viaggiare per il mondo attraverso il cibo pur rimanendo nella propria città e trascorrere il capodanno dall’altra parte del mondo.
Ad aggiudicarsi il titolo di miglior cenone etnico è il ristorante Veranda, situato nel cuore di Milano, a due passi dalla nota pasticceria di Ernst Knam, in zona Porta Vittoria.
Il ristorante diretto dallo chef Lilia Kapris si trova in via Bezzecca 6 in quello che era un tempo un bar diurno. All’interno lo stile è casalingo ed accogliente, con pareti ricoperte di paesaggi russi e piantine appese al soffitto. Un grande televisore acceso per poter seguire le partite del cuore e molta accoglienza. Il servizio, molto cortese, non si tira indietro a spiegazioni dettagliate su ingredienti e composizione dei piatti.
I piatti, ovviamente ottimi, sono quelli della tradizione russa e dell’europa orientale. Tortelli ucraini, insalata di aringhe marinate, polpette di pollo e l’immancabile Borsch, la tradizionale zuppa fredda a base di barbabietola accompagnata da panna acida. Le porzioni molto abbondanti si prestano alla condivisione mentre il prezzo è molto contenuto, con una media di 20 euro per commensale. Una novità etnica a Milano sicuramente da provare; perfetto per chi vuole viaggiare con la mente, mangiare bene e spendere poco.