Le nuove minacce di Trump sui dazi del vino europeo.
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Le recenti dichiarazioni di Donald Trump riguardo ai dazi sul vino europeo hanno riacceso le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea. In risposta a una tariffa del 50% imposta dall’UE sul whisky americano, Trump ha minacciato di introdurre una tariffa del 200% su tutti i vini, Champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi dell’Unione. Questa escalation di misure tariffarie non è una novità, ma rappresenta un ulteriore passo in un lungo braccio di ferro commerciale.
Il mercato del vino italiano, già provato da anni di difficoltà, potrebbe subire un duro colpo se le minacce di Trump dovessero concretizzarsi. Secondo i dati Istat, il vino italiano ha raggiunto un valore record di 8,1 miliardi di euro nel 2024, con una crescita del 5,5% rispetto all’anno precedente. Di questo, 1,9 miliardi di euro provengono dal mercato statunitense, che rappresenta un’importante opportunità di esportazione per l’industria vinicola italiana.
L’introduzione di dazi così elevati potrebbe ridurre drasticamente la competitività dei vini italiani negli Stati Uniti, portando a una diminuzione delle vendite e a conseguenze economiche negative per i produttori.
Le associazioni di categoria stanno seguendo con attenzione gli sviluppi di questa situazione. Le minacce di Trump, sebbene non ancora attuate, hanno già creato un clima di incertezza tra i produttori di vino.
Molti esperti del settore avvertono che, oltre alle perdite economiche dirette, ci potrebbero essere anche effetti a lungo termine sulla reputazione e sulla presenza del vino italiano nel mercato statunitense. La risposta dell’Unione Europea e le eventuali contromisure che potrebbero essere adottate saranno cruciali per determinare l’andamento futuro delle relazioni commerciali tra le due sponde dell’Atlantico.