Se la polenta piace tanto è per il suo sapore rustico e la sua versatilità.
Esistono mille modi per cucinarla e servirla: dalle ricette tradizionali, spesso arricchite con formaggi, sughi e ragù, ai metodi più fantasiosi e creativi. Un esempio? I medaglioni di polenta e le sfiziose chips fritte o cotte al forno, ideali da servire come antipasto o snack con delle salse. Per prepararla occorrono soli due ingredienti: farina di mais (anche precotta) e acqua, a cui è possibile aggiungere farina di grano saraceno per ottenere la tradizionale polenta taragna bergamasca.
Nutriente e senza glutine: la polenta è un pietanza tipicamente invernale perfetta per ogni occasione, ottima da gustare calda e cremosa appena fatta o da lasciar raffreddare e servire il giorno dopo. Ma quanto dura la polenta in frigorifero? Ecco qualche indicazione da seguire per conservarla al meglio.
Vi siete mai chiesti quanto tempo possa durare al massimo la polenta cotta in frigorifero? Normalmente la si consuma calda sul momento o al massimo il giorno seguente (anche perché è talmente buona che è impossibile resisterle), ma volendo prepararne in quantità, entro quanto sarebbe meglio terminarla?
Ebbene, la polenta cotta priva di qualsiasi condimento può essere conservata in frigorifero fino a 3 giorni.
Non solo: se la si vuole cucinare impanata e fritta o al forno, lasciarla riposare per un intero giorno in frigorifero è persino consigliabile, in quanto raffreddandosi diventa più compatta e semplice da tagliare.
Prima di riporla in frigo vi consigliamo di lasciarla raffreddare a temperatura ambiente, dopodiché potete riporla all’interno di un contenitore a chiusura ermetica. Se preferite lasciarla su un piatto, copritela con della pellicola o della carta stagnola, in modo tale che non entri a contatto con altri alimenti presenti in frigorifero.