La mostarda è una classica conserva italiana a base di frutta, zucchero, senape e talvolta mosto, che viene utilizzata principalmente per accompagnare carni e formaggi ma non solo: può essere servita tale e quale come classico dessert natalizio e utilizzata per preparare dolci tradizionali come la pinza e le raviole bolognesi.
Esistono tantissime tipologie di mostarda: le più famose sono la mostrarda di Cremona a base di frutta mista e la mostarda di mele cotogne, che viene preparata prevalentemente in Veneto. Se avete acquistato o preparato in casa qualche vasetto di mostarda e volete riporla in dispensa per poi utilizzarla in un secondo momento, ecco alcuni consigli su come conservarla per farla durare il più a lungo possibile.
La mostarda confezionata sottovuoto, se ancora sigillata, ha una durata di diversi mesi e può essere conservata a temperatura ambiente fino al momento dell’apertura. Se avete acquistato un vasetto di mostarda, vi consigliamo di fare riferimento alla data di scadenza indicata sulla confezione, mentre se l’avete preparata in casa, potete conservarla in dispensa e consumarla entro un anno.
Dopo l’apertura, occorre richiudere il vasetto di mostarda e riporlo in frigorifero a una temperatura compresa tra i 10°C e i 4°C.
La mostarda fatta in casa ha una durata più breve rispetto alla mostarda confezionata, che si conserva in frigo fino a 2 settimane, per cui vi consigliamo di consumarla entro pochi giorni (massimo 1 settimana).
La mostarda è un alimento delicato e per non alternarne il sapore e la consistenza sarebbe preferibile non congelarla. Seguendo questi semplici consigli, riuscirete a conservarla a lungo e mantenere intatti il suo gusto e le sue qualità.