Il latte vegetale è una bevanda simile al latte vaccino, ma che, a differenza di questo, proviene dalle piante.
Di solito, questo tipo di latte, viene consumato da chi ha problemi di intolleranze o allergie al lattosio, semplicemente dai vegani. Ultimamente sta diventando una moda; a molte persone piace berlo, sostituendolo quasi del tutto al latte vaccino.
Ormai è possibile trovarli in ogni supermercato, dove possiamo scegliere tra una vasta offerta di prodotti per persone intolleranti e prodotti vegani. Con latte vegetale ci riferiamo, quindi, ad ogni tipo di latte che non ha provenienza animale.
Il latte di soia, è certamente la tipologia più conosciuta e anche la più acquistata e consumata. È seguito dal latte di mandorla, di riso e di cocco.
Quelli meno noti, invece, sono il latte vegetale di cereali (come quello di avena, grano, orzo, kamut), di legumi (lupini, piselli, arachidi), di noci (anacardio, nocciola), oppure quello di semi (ad esempio, la quinoa, la canapa, i semi di senape, i semi di girasole) e molti altri ancora!
Ogni tipo ha, in base all’ingrediente principale, proprietà differenti, ma, una volta aperta la confezione, quanto tempo abbiamo per consumarlo?
Di norma il latte vegetale in frigo dura dai 3 ai 4 giorni, o al massimo una settimana. Prima di berlo, però, sarebbe preferibile controllare se il colore e l’odore della bevanda sono cambiati. Se vi accorgete che c’è qualcosa di strano, è meglio non berlo, potrebbe essere andato a male! In ogni caso, abbiate cura, ogni volta che lo utilizzate, di chiuderne la confezione, per assicurarne una conservazione più duratura.