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I tajarin sono un tipo di pasta fresca tipica del Piemonte, caratterizzati da una sfoglia sottile e da un sapore ricco. Questo piatto è particolarmente apprezzato in autunno, quando i tartufi bianchi raggiungono il loro massimo splendore. La ricetta che andremo a scoprire è quella dello chef Ugo Alciati, noto per la sua abilità nel valorizzare ingredienti locali e stagionali. Con i suoi tajarin ai 40 tuorli, Alciati ci guida in un viaggio culinario che celebra la tradizione e l’innovazione.
Per preparare i tajarin ai 40 tuorli con porcini e scaglie di tartufo bianco, è fondamentale utilizzare ingredienti freschi e di alta qualità. La ricetta prevede l’uso di 40 tuorli d’uovo, che conferiscono alla pasta una consistenza unica e un sapore intenso. La preparazione inizia con la stesura della pasta, che deve essere ridotta a uno spessore di circa 1 millimetro. Dopo averla tagliata in fogli di 30 centimetri, è importante lasciarla asciugare per un quarto d’ora prima di affettarla in strisce sottili.
Questo passaggio è cruciale per ottenere tajarin compatti ma elastici, perfetti per la mantecatura.
La crema che accompagnerà i tajarin è un elemento fondamentale per il successo del piatto. Per prepararla, si devono cuocere 100 grammi di latte con 10 grammi di tartufo tritato, aggiungendo un pizzico di fecola di patate per addensare. Infine, si unisce 20 grammi di burro, creando una crema morbida e avvolgente.
Questa crema sarà utilizzata per mantecare i tajarin, che devono essere cotti in acqua bollente e salata per circa tre minuti. Una volta scolati, i tajarin vengono arrotolati a turbante e serviti su un piatto caldo, guarniti con fettine di funghi porcini e scaglie di tartufo bianco, per un’esperienza gastronomica indimenticabile.