Descrizione
Il segreto per cucinare un ottimo stracotto alla birra scura? Pazientare, mentre la carne cuoce a fuoco basso, lentamente, diventando tenera e irresistibilmente saporita. Un piatto importante, aromatico e appetitoso, che soddisfa anche i palati più esigenti, in particolare se accompagnato con un purè di patate o fettine di polenta. Non è un caso se è lo stufato è diventato uno dei piatti domenicali più amati: nel fine settimana si ha più tempo di cucinare e non c’è niente di meglio che poter condividere una specialità così prelibata in compagnia dei propri cari. Se non avete idea di come si prepari questo delizioso stracotto, non vi resta che affidarvi ai nostri consigli!
Ingredienti
- 1 kg di carne di manzo;
- 66 cl di birra scura;
- 3 cipolle dorate;
- 2 foglie di alloro;
- 1 rametto di timo;
- 1 rametto di rosmarino;
- q.b. farina 00;
- q.b. olio extravergine d’oliva;
- q.b. sale e pepe.
Istruzioni
- Tagliate la carne di manzo a cubetti di circa 2 cm, insaporiteli con sale e pepe e infarinateli.
- Versate 40 g di olio extravergine d’oliva sul fondo di una padella, unite i cubetti di carne e fateli rosolare a fuoco vivace.
- Non appena risultano dorati e croccanti in superficie, prelevateli con un mestolo e teneteli da parte, senza rimuovere il grasso sul fondo.
- Unite le cipolle tagliate ad anelli sottili e fatele rosolare per una decina di minuti, dopodiché scolatele e unitele alla carne.
- Deglassate il fondo di cottura con la birra, mescolate e portatela a ebollizione, mescolando spesso affinché raccolga ogni residuo di olio.
- Riponete la carne e le cipolla all’interno di una pesante pentola in terracotta o in acciaio, bagnatela con la birra calda e aggiungete anche le erbe aromatiche.
- Coprite la pentola con un coperchio e fate cuocere lo stracotto a fuoco dolce per circa 2 ore. Servitelo ancora fumante, con il suo delizioso sughetto e del pane casereccio.
Note
Per ottenere un ottimo stracotto, morbido e succulento, è importante scegliere il giusto taglio di carne, adatto a lunghe cotture. Preferite i tagli di seconda categoria, come la polpa di spalla (o brione), la punta di petto o il cappello del prete. Queste parti non solo sono piuttosto economiche, ma contengono più grasso e cartilagine rispetto alle carni di prima scelta.